30 giugno 2019, ore 16:00 , agg. alle 16:38
L’indagine ha studiato gli effetti della temperatura ambientale sulle capacità di aiutare il prossimo
Temperature elevate e umidità alle stelle profilano un'estate di fuoco che pare non promettere niente di buono neanche per i rapporti interpersonali e sul lavoro. Secondo uno studio operato da due ricercatrici della Lehigh University di Bethlehem e della Nortwestern di Evanston, l’eccessivo aumento delle temperature renderebbe le persone meno inclini ad adottare comportamenti prosociali, ossia a favore del prossimo e della società. Nelle pagine dello studio, condotto dalle due ricercatrici Liuba Belkin e Maryam Kouchaki, si legge infatti che l’eccessivo caldo rende le persone insopportabili e "inutili" a causa della fiacca e della disidratazione. I dati dell’indagine, suddivisa in tre parti, sono stati pubblicati sullo European Journal of Social Psycology. La prima parte della ricerca ha utilizzato i dati provenienti da una grossa catena di vendita, evidenziando le differenze nei comportamenti individuali degli impiegati in condizioni di caldo eccessivo e di temperatura normale. Per chi lavorava sotto stress termico, infatti, la propensione all'aiuto al cliente, all'ascolto e ai suggerimenti si dimezzava. Successivamente si è condotto un esperimento online in cui si è visto come anche solo ricordare un'esperienza di caldo eccessivo rende meno volenterosi verso il prossimo. Il terzo test è stato condotto invece su due classi di studenti, una con un termometro più elevato e l'altra con aria climatizzata. Anche in questo caso, nonostante le differenze di temperatura fossero lievi, il gruppo nella stanza più calda si è rivelato meno incline ad adottare comportamenti prosociali.