L'esame di italiano di Suarez, il calciatore ha ricevuto in anticipo il contenuto della prova di Perugia

L'esame di italiano di Suarez, il calciatore ha ricevuto in anticipo il contenuto della prova di Perugia

L'esame di italiano di Suarez, il calciatore ha ricevuto in anticipo il contenuto della prova di Perugia


20 dicembre 2020, ore 22:16
agg. 22 dicembre 2020, ore 15:10

L'indagine della procura vuole chiarire gli interessi sull'esame all'università umbra, definito una farsa, si vogliono stabilire il ruolo e le figure legate alla Juventus

La Juventus ha sempre sostenuto la sua estraneità, e che i suoi tesserati hanno agito senza commettere atti illeciti. Lo scenario però ora potrebbe cambiare, perché nella deposizione in videoconferenza alla procura di Perugia, Luis Suarez ha ammesso che aveva conosciuto in anticipo il contenuto della prova d’italiano. Dalla societa' bianconera è stato comunque lasciato intendere che il mancato ingaggio del centravanti alla Juventus fu dovuto alla mancanza dei tempi necessari per l'iscrizione nelle liste per la Champions League. Ci sono indiscrezioni che descrivono una situazione diversa. Durante la testimonianza di Suarez, al secolo il 'pistolero' sarebbe emerso che tra il manager dell'attaccante, a sua volta sentito come persona informata dei fatti dai magistrati perugini, sarebbe stato concluso, esattamente tra il 28 e il 29 agosto, un preliminare di accordo tra il centravanti e la Juve, poi non andato a buon fine a poche ore dall'esame. Paratici chiamò il manager per informare il procuratore dell'allora calciatore del Barcellona, che l’accordo saltava, proprio mentre Suarez era in viaggio verso Perugia.

Gli inquirenti ipotizzano che tutto fu organizzato proprio per stare nei tempi, richiesti dalla Juventus

La corsa alla cittadinanza italiana per Suarez, doveva avere tempi ben precisi, proprio per rientrare in quelli della lista per la Champions League. L'attestato di conoscenza dell'italiano di livello B1, necessario per avere la cittadinanza italiana, doveva essere ottenuto in fretta. La Procura e la guardia di finanza hanno verificato che l'attaccante ricevette prima dell'esame tramite la piattaforma Teams ed e-mail "il pdf contenente l'intero svolgimento della prova". Un operazione sulla quale la Procura di Perugia ora vuole fare chiarezza in ogni passaggio, spinta soprattutto dalla considerazione che i fatti dovevano procurare vantaggi evidenti al calciatore e alla Juventus.

I reati ipotizzati restano invariati

Acquisita la testimonianza di Luis Suarez, l'indagine sul suo esame per la conoscenza della lingua italiana sostenuto all'Università per Stranieri di Perugia, punta ora a chiarire quali fossero gli interessi dietro a questa prova che l'accusa definisce "fittizia". In particolare, come appare logico, per le figure legate in qualche misura alla Juventus. Gli inquirenti intendono infatti delineare i ruoli legati alle singole imputazioni contestate fino a questo punto. I reati ipotizzati nell'indagine coordinata dalla procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, e condotta dalla guardia di finanza rimangono al momento immutati, rispetto alle prime conclusioni. Per il dirigente dell'area sportiva della Juve Fabio Paratici e per l'avvocato Luigi Chiappero restano quelli per avere reso false informazioni al pubblico ministero. Anche l'altro legale Maria Turco indicata dall'accusa come "incaricata dalla Juventus" per l'allestimento dell'esame di Suarez, resta accusata di concorso in falso ideologico. Al momento non sono evidenziati, né noti altri atti istruttori, dovrebbero esserci.

Ancora fuga di notizie

Questa indagine sta fornendo fughe di notizie sin dai primi istanti. Ancora una volta indiscrezioni di stampa. Elementi ritenuti molto interessanti sono scaturiti dalla deposizione raccolta in videoconferenza dalla procura di Perugia dello stesso Suarez. Il quale avrebbe confermato di essere stato a conoscenza dei contenuti della prova d'esame prima di sostenerla, il 17 settembre in una sessione istituita "ad personam", attraverso contatti tra “incaricati “ dalla Juventus e rappresentanti dell’Università. Del resto il pdf che gli è stato inviato via mail è una prova netta e incontestabile. Si contestano questi atti nei capi d'accusa con i quali sono stati sospesi per otto mesi dall'esercizio del pubblico ufficio, tra gli altri, l'ex rettrice Giuliana Grego Bolli, che si è recentemente dimessa, e il direttore generale Simone Olivieri.


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