L’estate dei rincari, non solo per i vacanzieri, dal pranzo in famiglia all'ombrellone, tutto costa di più.
14 agosto 2023, ore 18:33
Nell’estate dei rincari, dove tutto costa di più, il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra chiede un contributo di solidarietà
Quella del 2023 sarà ricordata come l’estate dei rincari e alla vigilia di Ferragosto, si fanno i conti con quelli che son ostati gli aumenti. A cominciare dai carburanti, che hanno trascinato al rialzo molti altri comparti. Seguita dai beni di prima necessità, che spesso hanno fatto segnare un aumento del prezzo a doppia cifra. Una situazione che per molte famiglie italiane diventa difficile, tanto che il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra propone di introdurre un contributo di solidarietà da parte di chi in questi anni ha avuto fatturati d’oro, per aiutare a contrastare il carovita.
I conti delle associazioni dei consumatori
Sempre in prima linea, le associazioni dei consumatori, calcolatrice alla mano hanno fatto i conti del caro-prezzi, giungendo alla conclusione che tutto è aumentato: dalla benzina alle vacanze, al pranzo di Ferragosto. Per quanto riguarda i carburanti, chi si trova agli sgoccioli in autostrade deve sborsare oltre 2 euro per un litro di benzina. Ma non è solo la benzina a far registrare consistenti rialzi. In Italia i prezzi dei servizi turistici sono più cari fino ad oltre il 240% provocando, come conseguenza il calo delle presenze nelle località turistiche. Meno 30%, a discapito di quelle nazioni (come l’Albania) dove i prezzi sono molto più contenuti. Per il pranzo di Ferragosto le associazioni dei consumatori prevedono un maggior esborso per le famiglie di 330 milioni. Ma non è restando a casa che si risparmia, anche perché anche al supermercato i prezzi sono saliti. Complice il rialzo del costo dei carburanti, anche le merci, che in Italia viaggiano soprattutto su ruota, sono lievitati.
Tutti in Albania
Si prevede un autunno di ulteriori stangate per gli italiani, ma intanto c’è chi provoca, anche in maniera ironica, come il premier albanese Edi Rama, che nei giorni scorsi ha pubblicato sui social una foto dove mette a confronto i suoi connazionali che negli anni ’90 sbarcavano in Italia, con la marea di turisti italiani che questa estate hanno scelto il Paese delle Aquile per le vacanze. Consumerismo No profit ha pubblicato i dati su questo fenomeno mettendo a confronto 6 note località di mare albanesi con altrettante destinazioni balneari italiane, scoprendo che le tariffe minime delle strutture ricettive del nostro Paese risultano più care in media del +130% rispetto all'Albania, con punte che arrivano fino al +248% per gli hotel di alta categoria. Ma non solo, un altro confronto è quello sulla ristorazione e anche qui, i dati parlano chiaro: un pasto completo a base di pesce costa infatti in media nei ristoranti albanesi tra i 20 e i 25 euro a persona, contro i 45/65 euro dell'Italia.
Non si salva neanche il pranzo di Ferragosto
Molti gli italiani che hanno rinunciato alle vacanze per colpa degli aumenti dei prezzi e che passeranno a casa il Ferragosto. Ma le sorprese arrivano anche qui. Quest’anno costerà in media il 10,7% in più rispetto allo scorso anno, secondo quanto rileva Assoutenti, che sottolinea anche il rincaro dei prezzi di circa il 5,3% per chi sceglie il ristorante. Infine Coldiretti ricorda come oltre un terzo della spesa turistica di italiani e stranieri questa estate è destinata alla tavola per un valore che supera i 15 miliardi di euro.