L'Intelligenza artificiale sbarca in Vaticano, arrivano le nuove linee guida per l’uso
L'Intelligenza artificiale sbarca in Vaticano, arrivano le nuove linee guida per l’uso Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it
13 gennaio 2025, ore 15:15
Sono entrate in vigore nella Santa Sede le regole che permetteranno l’uso dell’IA in Vaticano, viene messo in pratica quanto chiesto da Papa Francesco
Con l’adozione di un decreto, l'intelligenza artificiale entra in Vaticano. Il suo utilizzo però è stato regolamentato con l’utilizzo di linee guida per il suo utilizzo. Si tratta di una prima volta per la Santa Sede. Il regolamento è entrato in vigore ad inizio dell’anno. La decisione del Governatorato della Città del Vaticano stabilisce norme specifiche per l'uso dell’intelligenza artificiale. È la risposta chiesta da Papa Francesco che consente di gestire questa innovazione in modo responsabile. Ma soprattutto rispettando i principi di centralità della persona e giustizia sociale. L’ iniziativa del Vaticano vuole adattarsi alle sfide della modernità, offrendo nel contempo un modello di come l'intelligenza artificiale possa essere utilizzata in modo etico e responsabile, mantenendo sempre al centro la dignità umana e il bene comune.
Il Papa e la sua visione etica dell’IA
E’ stato Papa Francesco, più volte a toccare il tema dell'intelligenza artificiale, argomento che il Pontefice ha affrontato anche nel contesto internazionale, partecipando al G7 di Borgo Egnazia nel giugno dello scorso anno. Da tempo la Chiesa cattolica è impegnata nello sviluppo di un'“algoretica”, ovvero una riflessione etica sull'uso delle tecnologie digitali. A capo di questo impegno c'è Mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita. È lui che ha sottolineato l’importanza di una visione etica nell’affrontare le sfide dell’Intelligenza Artificiale. Ed è in questa ottica che la competenza della Chiesa cattolica si avvale della collaborazione di esperti in questo campo. Non è un caso che padre Paolo Benanti sia stato chiamato all'inizio dello scorso anno da Palazzo Chigi per l'incarico di presidente della Commissione AI per l'informazione.
Le regole
Quelle adottate dal Vaticano sono le linee guida generali. Si tratta di norme che stabiliscono in modo chiaro i settori in cui l’intelligenza artificiale può essere utilizzata nella Santa Sede. L’esempio può essere il settore sanitario. In questo campo l'IA potrà essere impiegata in sistemi e modelli che porteranno a migliorare la salute e la tutela della sanità. Il tutto senza compromettere la valutazione e il giudizio degli operatori sanitari. L’Intelligenza Artificiale potrà essere usata in Vaticano anche nell’ambito del patrimonio artistico e museale. Qui potrà essere utile nella conservazione, nella gestione, nella valorizzazione e soprattutto nella fruizione delle opere d'arte.
Contenuti multimediali
Le nuore regole per l’uso dell’Intelligenza Artificiale in Vaticano riguardano anche quelle legate alla creazione di contenuti multimediali. I testi, la musica, le immagini, i video e qualsiasi altro formato artistico, dovrà essere contrassegnati con l'acronimo "IA". Servirà per far capire all’utente che quello di cui sta usufruendo è stato creato con il supporto della tecnologia. Non ci sono divieti specifici sulla produzione di questi contenuti, ma il Vaticano si riserva il diritto esclusivo di paternità e di utilizzo economico di questi materiali. Ma soprattutto i contenuti non devono ledere l'onore, la reputazione e il decoro del Papa, della Chiesa e dello Stato della Città del Vaticano.