L’inverno? Sarà caldo per colpa di El Niño, gli anticicloni influenzeranno il clima soprattutto in Asia e in America
02 dicembre 2023, ore 08:00
Sarà un inverno caldo a causa di El Niño, che potrebbe innescare anticicloni anomali soprattutto in Asia orientale e Nord America
Non bastava l’estate rovente e l’autunno anomalo, adesso arriva l’inverno e promette di aggiungere nuovi record di caldo e la causa è El Niño, il fenomeno meteorologico periodico che è associato all'aumento delle temperature e nella seconda metà dell’anno è tornato ad installarsi nell'Oceano Pacifico. Uno studio dell'Istituto di Fisica dell'Atmosfera dell'Accademia Cinese delle Scienze, pubblicato sulla rivista Advances in Atmospheric Sciences, sostiene che El Niño potrebbe innescare anticicloni anomali nella zona del Pacifico Nord-occidentale che influenzerà il clima invernale soprattutto in Asia orientale e Nord America.
Pochi effetti per l’Europa
Gli esperti sostengono che l’effetto di El Niño avrà poche conseguenze nei mesi invernali in Europa e in Italia. "Di solito nel resto del mondo gli effetti di risultano più diluiti, perché entrano in gioco anche altri fattori di disturbo", ha dichiarato all'ANSA Claudio Tei, climatologo del Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale del Consiglio Nazionale delle Ricerche. "Le temperature saranno leggermente più basse per il Nord Europa e una maggiore persistenza degli anticicloni. Nel complesso, comunque, probabilmente l'inverno sarà un po' più caldo della media anche in Europa e nel Mediterraneo".
L’anno più caldo
È stato certificato che il 2023 è stato l'anno più caldo di sempre come ha evidenziato il report provvisorio sullo stato del clima dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale, mostrando come sia il primo ad aver registrato un aumento delle temperature di 1,4 gradi sopra i livelli pre-industriali. Il 2023 ha infranto tutti i record climatici, è scritto nel rapporto, accompagnato da fenomeni meteorologici estremi che hanno lasciato una scia di devastazione e disperazione. Anche il mese di novembre appena terminato è stato da primato, come confermato dai dati di Terra Copernicus di Agenzia Spaziale Europea e Commissione europea. La temperatura media della superficie degli oceani ha raggiunto i 20,79 gradi, la più alta finora registrata e ben 0,4 gradi sopra le medie del periodo. Il nuovo record che si aggiunge a quello del 17 novembre scorso quando la temperatura globale ha superato di oltre 2 gradi i livelli preindustriali. Era la prima volta. Ma non solo. In Italia alcune stazioni meteorologiche della Sicilia hanno rilevato a metà del mese picchi di ben 30 gradi.
La tendenza
Queste anomalie del clima sono stati studiati dai ricercatori guidati da Fei Zheng "hanno utilizzato modelli che partono dalle condizioni registrate in estate e autunno” spiega il ricercatore Lamma-Cnr “per cercare di prevedere il clima dei prossimi mesi”. I risultati sottolineano che gli effetti di El Niño saranno amplificati dalla combinazione con il riscaldamento globale in corso. Le regioni alle latitudini medio-basse di Asia e America vivranno un inverno eccezionalmente caldo: c'è infatti una probabilità del 95% che la temperatura superficiale media globale per la stagione 2023/24 stabilisca un nuovo record storico.