L'Italia a colori, divisa in zone, la spieghiamo anche con la cromoterapia, e con i mille colori di Napoli
L'Italia a colori, divisa in zone, la spieghiamo anche con la cromoterapia, e con i mille colori di Napoli
11 gennaio 2021, ore 17:27 , agg. alle 09:28
Riflessioni tra un dpcm e l'altro, i colori dell'Italia che cambiano, può aiutare anche la cromoterapia, scienza non esatta, ci indica come utilizzare i colori a nostro vantaggio
La mappa dell’Italia, specchiata nella Cromoterapia, da dpcm a dpcm scopriamo di essere di molti colori. È un fondamentale aiuto per contenere la pandemia, come ricordano i nostri politici. Che i colori siano importanti lo sappiamo da tempo, dall'antichità, ma vogliamo puntare sul 1977, anno di uscita di “Terra mia”, primo album di Pino Daniele. Le strofe iniziali, e non è obbligatorio essere napoletani per capire, erano al contempo melanconiche , e dispensatrici di emozioni, invitavano a fare attenzione ai colori. Ve le ricordiamo. Napule è mille culure, Napule è mille paure, Napule e a voce de’criature, che saglie chianu chianu, E tu sai ca’ non si sulo.
Colori fondamentali per la nostra salute, e anche per l’umore
Tutti, più o meno, conosciamo la Cromoterapia, scienza non esatta, che si propone come terapia complementare, e che utilizza i colori per il trattamento delle malattie, usata soprattutto come terapia di supporto insieme con altri metodi naturali, come una dieta corretta, un adeguato riposo, il relax, regolare esercizio fisico, e via dicendo. Secondo i medici che la usano, e i suoi sostenitori, la causa di qualsiasi malattia può essere ricondotta alla mancanza di un colore particolare nel sistema di ogni essere umano. La Cromoterapia, in estrema sintesi, è una tecnica per eliminare uno squilibrio, con l’applicazione di luce colorata sul corpo. E’ chiaro che bisogna procedere per tentativi, e che non esiste alcun fondamento scientifico per questa pratica.
Rosso, arancione, bianco , ipotesi reali di influenza sull’umore degli italiani
La bile è giallo- verde, e di fronte alle zone rosse e arancioni, anche se ci sono delle differenze, ecco spiegato come ci sentiamo noi italiani, specie quelli che hanno limiti alle proprie attività commerciali o professionali, piuttosto che alla vita personale. I ristori hanno una influenza davvero minima, oltre che sul piano economico, anche per alleviare la sensazione di mancanza di libertà che avvertiamo in questi periodi di lock-down. Cosa si può fare? Almeno possiamo ritinteggiare le pareti che ci circondano, informandoci sui colori, che almeno nelle opinioni più largamente diffuse, possono farci del bene.
Lo studio dei colori, a partire dai Greci
Nell’antica Grecia i colori venivano associati agli elementi fondamentali (aria, fuoco, acqua e terra) e questi, a loro volta, ai quattro "umori" o "fluidi del corpo": la bile gialla, il sangue (rosso), il flegma, il muco delle vie respiratorie (bianco), e la bile nera, a loro volta prodotti in quattro organi particolari (la milza, il cuore, il fegato e il cervello). Partendo da queste basi, sempre empiricamente, si analizzano gli effetti dei colori.
Il verde è armonia
È il colore della natura e dell'equilibrio tra le forze in campo, diffonde calma serenità, aiuta la riflessione. Viene suggerito agli iperattivi, pensate, quante volte una passeggiata nel verde ci ha rilassato. Per chi non può goderne, per vari motivi, dpcm compresi , è consigliabile tinteggiare di verde la parte condivisa della casa, quella conviviale. In cromoterapia il verde può aiutare in caso di difficoltà respiratorie, disturbi del cuore, gastrite, intossicazione, ipertensione, ipertiroidismo, postumi di interventi chirurgici, stanchezza oculare, stress, bulimia, ipereccitabilità, paranoia, nervosismo. Il verde non presenta particolari controindicazioni, se non nella depressione, momento in cui è preferibile un colore, 'più vivace'.
Il giallo è forza, tutti lo vogliamo, soprattutto nella divisione in fasce
Nell’antico Egitto veniva collegato, come appare scontato, al Dio del Sole e rappresentava quindi la vitalità e la forza. In Cina, invece, il giallo era associato al Buddha e alla sua sacralità, ad una forza più spirituale. Questo colore è collegato pure alla ricerca del nuovo ed è usato nella terapia dei colori per combattere la depressione, l’apatia e più in generale i disagi di natura psicofisica. Il giallo può essere usato in vari modi, ad esempio trascorrendo tempo in una stanza dalle pareti gialle, facendo qualsiasi attività, oppure usando vasche da bagno e docce con luci colorate. In alternativa, è possibile indossare indumenti e mangiare alimenti di questo colore. Insomma contro le paure e le depressioni, ecco la zona gialla, che in effetti di questi tempi è quella più ricercata, perché la bianca resta un’utopia.