L'Italia continua a bruciare a causa del grande caldo e, soprattutto, degli incendi di matrice dolosa
L'Italia continua a bruciare a causa del grande caldo e, soprattutto, degli incendi di matrice dolosa
28 luglio 2022, ore 08:00
Secondo un rapporto di Legambiente da gennaio a metà luglio sono già andati a fuoco ben 26mila ettari di verde, 4mila in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
L'Italia continua a bruciare, a causa del grande caldo di queste ultime settimane e per i roghi di natura dolosa. Sono stati 159.437 gli ettari di patrimonio boschivo e non devastato dagli incendi nel 2021, il 154,8% in più rispetto al 2020. Roghi spesso di natura dolosa o criminale, aggravati da crisi climatica ed emergenza siccità. Negli ultimi 14 anni è andata in fiamme un'area grande quasi quanto l'Umbria, oltre 723.924 ettari. A essere in pericolo, soprattutto, aree protette e siti rete natura 2000, aree cioè create per la protezione e la conservazione degli habitat e delle specie, animali e vegetali. E' il report di Legambiente, "Italia in fumo", a dare un allarmante quadro della situazione, secondo quanto riportato dall'agenzia Ansa.
La situazione nei primi mesi del 2022
Da gennaio a metà luglio 2022 sono stati già 26.270 gli ettari bruciati e 32.921 gli interventi dei vigili del fuoco dal 15 giugno fino a metà di questo mese, per fiamme in boschi, aree urbane e rurali, 4.040 in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Nel 2021 sono in aumento del 27,2%, rispetto all'anno precedente, i reati tra incendi dolosi, colposi e generici e le persone denunciate (+19,2%), sebbene sottodimensionate, così come i sequestri (+35,4%). Ancora difficili gli arresti, appena 16.
La Sicilia la regione con più roghi
La Sicilia resta la regione più colpita, sia per numero di reati (993), che per ettari distrutti (81.590, il 51,3% del totale nazionale). L'isola è seguita da Calabria, Puglia e Campania. Nelle "quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa si concentra il 52,4% dei reati e il 79,1% della superficie andata in fiamme", ha sottolineato Legambiente. Proprio ieri un rogo nella pineta di Città Nuova, alla periferia di Nuoro, ha minacciato la città, complice il Maestrale, tanto che la Protezione civile ha dovuto evacuare, in via precauzionale, diverse case. Le fiamme hanno minacciato anche il centro abitato di Loiri Porto San Paolo, in Gallura, mentre alcuni focolai sono ancora attivi in Friuli Venezia Giulia. La Toscana, intanto, ha deliberato lo stato di emergenza, in attesa di una mappa delle aree che potranno accedere alla richiesta di danni per stato di calamità.
Photo credit: libertà.it