L'Italia è d'oro! Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi vincono i cento metri e il salto in alto a Tokyo
01 agosto 2021, ore 16:15 , agg. alle 16:44
9"80 per il velocista azzurro e 2.37 metri per l'artista che portano a casa altre due medaglie d'oro
Una giornata quella di oggi che l'Italia non dimenticherà. Ancora una volta l'inno di Mameli torna a risuonare sopra Tokyo. Dopo aver conquistato un altro bronzo a inizio giornata, in dieci minuti appena gli azzurri si portano a casa ben due medaglie d'oro nell'atletica. Prima Gianmarco Tamberi nel salto in alto e poi Marcell Jacobs nei cento metri. Un team straordinario che porta il tricolore ancora più in alto nel medagliere olimpico. A nove giorni dall'inizio dei giochi infatti l'Italia scatta dal sedicesimo al nono posto con quattro medaglie d'oro, otto d'argento e quindici di bronzo. "Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi hanno riscritto la storia. Sono orgoglioso di loro e della federazione di atletica" ha commentato il presidente del Comitato olimpico nazionale italiano Giovanni Malagò.
L'uomo più veloce del mondo
"Era il mio sogno da bambino: ho corso più che potevo". Difficile anche trovare le parole dopo un'emozione così grande. Ai microfoni di Rai Sport Marcell Jacobs festeggia la medaglia d'oro nei cento metri. "Non vedo l'ora di sentire domani l'inno" di Mameli. Con assoluta freddezza aveva scelto di conservare le energie vedendo la falsa partenza del britannico Hughes, poi squalificato. È partito ed è andato a prendersi la medaglia più bella, quella più pesante, in 9"80, record italiano ed europeo.
Gimbo Tamberi e quel gesso di Rio 2016
Erano rimasti in cinque, con l’errore fatale del sudcoreano Woo. Poi in quattro con l’errore dell’australiano Starc e in tre con quello dell’americano Harrison. Era già medaglia sicura per Gimbo Tamberi che però non si è accontentato ed è andato a prendersi la medaglia d'oro. Ha tentato a 2.39, non è andata, ma è comunque medaglia d'oro ex-aequo con il qatariota Mutaz Barshim. I due hanno concluso la gara a 2 metri e 37 con lo stesso numero di errori complessivi e di fronte al giudice di gara hanno optato per il pari merito. Le lacrime e lo sguardo che va subito a quel gesso dell'infortunio che lo costrinse a rinunciare all'Olimpiade di Rio 2016. Quello stesso gesso su cui campeggia ancora la scritta 'Road to Tokyo 2020', con il 2020 cancellato e sotto aggiunto '2021'. "Qualcosa di stratosferico: non dormirò mai più. Non ci posso credere, sono passato attraverso infinite difficoltà ma ce l'ho fatta: ho vinto l'Olimpiade".