L’Italia è pronta per un “liberi tutti”? Secondo Costa è ragionevole pensare a un’estate senza restrizioni
L’Italia è pronta per un “liberi tutti”? Secondo Costa è ragionevole pensare a un’estate senza restrizioni
28 marzo 2022, ore 17:00
L’Italia è appena passata tutta in zona bianca, ma il sistema dei colori sta per andare in soffitta e da giovedì termina lo stato d’emergenza
La lunga stagione delle restrizioni sta per lasciare il passo a un’estate libera. Lo dice il sottosegretario alla Salute Andrea Costa citando l’addio all’obbligo delle mascherine e quello del Green pass che dal primo maggio resterà in pochissimi posti. “Certo l'elemento di incertezza è rappresentato solo dai non vaccinati”, aggiunge riferendosi all'attuale aumento dei contagi. A fare il punto anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE, i casi giornalieri di contagio si sono stabilizzati ormai da circa sette giorni attorno a quota 70-71 mila. Verosimilmente questo prelude ad una discesa della curva. "Se la circolazione del virus rimane questa - conclude Cartabellotta - non dovremmo avere particolari problemi". I ricoveri in area non critica restano al 14% contro il 43% di un anno fa, ma nelle ultime 24 ore crescono in 10 regioni, e 6 di queste superano la soglia del 20%.
CLERICI, NON SIAMO PRONTI PER LIBERI TUTTI, GIUSTO ISOLARE POSITIVI
Continuare a isolare i positivi, per Mario Clerici, docente di immunologia dell'università degli Studi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, è cosa buona e giusta. "Un segnale di prudenza. Un modo per dire: non siamo del tutto fuori, non siamo ancora pronti per un liberi tutti". Dopo l'entrata in vigore, il primo aprile, delle nuove regole anti-Covid successive alla fine dello stato d'emergenza, sull'isolamento dei contagiati da Sars-CoV-2 varrà quanto previsto dalla circolare ministeriale del 4 febbraio scorso: i positivi dovranno aspettare 7 giorni (10 se non vaccinati) prima di fare un tampone, test che dovrà essere negativo per poter porre fine alla quarantena. "Io avrei mantenuto anche il Green pass per un po' - dice Clerici all'Adnkronos Salute - Anche se ammetto che, da un punto di vista politico, è stata la decisione giusta" quella di portarlo verso la dismissione".
MATTARELLA, ANCORA NON C'E' SCONFITTA DEFINITIVA
"La sconfitta definitiva del Covid non è ancora conseguita, ma la solidarietà ha consentito di far registrare una veloce definizione e di produzione dei vaccini, il cui valore apprezziamo sempre di più, particolarmente in queste settimane in cui aumenta la diffusione del contagio, ma senza conseguenze gravi nella pressochè totalità di coloro che sono vaccinati". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università di Trieste.