08 settembre 2021, ore 08:35
Non convince gli investigatori la confessione del vicino di casa, Emanuele Impellizzeri, arrestato dopo una breve fuga sulla A1 nei pressi di Firenze. Chiara trovata con uno straccio imbevuto di candeggina infilato in bocca. Oggi l'uomo sarà sottoposto all'interrogatorio di garanzia
Sarà l’autopsia a chiarire i tanti punti oscuri della morte di Chiara Ugolini, la ragazza di 27 anni trovata senza vita nella sua abitazione di Calmasino, in provincia di Verona. Gli investigatori non credono alla versione dell’unico indagato per l’omicidio, il vicino di casa della vittima, Emanuele Impellizzeri, 38 anni, originario di Catania e uscito di galera tre mesi fa, dopo aver scontato una condanna per due rapine commesse nel 2006 a Mantova e a Montichiari. L’uomo, che ha confessato il delitto dopo esser stato bloccato sulla A1 nei pressi di Firenze nel suo tentativo di fuga, ha raccontato di essersi introdotto nell’appartamento della vittima passando per il balcone e di essersi spaventato dopo esser stato visto da Chiara. Tra i due ci sarebbe stata una breve colluttazione testimoniata dai graffi che Impellizzeri ha ancora sul viso e sul collo. “ “L’ho solo spinta e lei è caduta a terra”, ha raccontato agli inquirenti. Una tesi che però sarebbe smentita dallo straccio, imbevuto di una sostanza corrosiva, forse candeggina, trovato nella bocca della giovane donna. Non si esclude che la ventisettenne possa esser morta per un’emorragia interna, forse dopo esser stata colpita con un oggetto della cucina dove è stato rinvenuto il corpo.
L'ipotesi del delitto a sfondo sessuale
L’aggressore non è comunque riuscito a spiegare perché si sia introdotto nell’abitazione. Prende sempre più piede l’ipotesi che il movente sia di tipo sessuale. La vittima aveva indosso solo abbigliamento intimo, con tutta probabilità perché si stava preparando per andare a lavorare nella boutique di Garda dove era dipendente. Secondo il racconto fatto agli investigatori, l’uomo si sarebbe introdotto nell’abitazione dopo averla vista sul balcone, ma da lì in avanti la sua ricostruzione non sembra trovare conferma nei rilievi effettuati sul corpo della vittima e sul luogo del delitto. Anche per questo per gli investigatori sarà importantissimo il lavoro della dottoressa Giovanna Del Balzo, il medico legale incaricato dalla Procura di Verona di effettuare l’esame autoptico sul corpo di Chiara.
"Chiara aveva paura di lui"
Nelle prossime ore Emanuele Impellizzeri sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia nel carcere fiorentino di Sollicciano, dove e' rinchiuso. Potrebbe spiegare quanto ancora non è emerso nelle indagini. Di certo c’è che la commessa aveva paura di lui. “Conosceva i precedenti. Non gli dava confidenza - ha raccontato un parente della ragazza al Corriere della Sera - Se proprio lo incrociava mentre entrava o usciva da casa era un “buongiorno” o “buonasera”, niente di più. E lui l’ha ammazzata. È un mostro. Non c’è altra definizione per un essere simile. Se fai una cosa del genere non hai nulla di umano”.