L'Oms lancia l’allarme, le vaccinazioni rallentano in Europa. Scuola, priorità vaccinare docenti
L'Oms lancia l’allarme, le vaccinazioni rallentano in Europa. Scuola, priorità vaccinare docenti
30 agosto 2021, ore 15:00 , agg. alle 15:14
Frenano le vaccinazioni anti-Covid nel Vecchio continente, con un calo del 14% nelle ultime sei settimane. L'Oms giudica "affidabile" una proiezione secondo cui da oggi al primo dicembre in Europa potrebbero contarsi altri 236mila vittime. La Fondazione Gimbe, dimezzati i ricoveri
Il direttore dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per l'Europa, Hans Kluge, ha lanciato oggi l'allarme per un rallentamento del ritmo delle vaccinazioni anti-Covid nel continente. Kluge ha sottolineato "Nelle ultime sei settimane le vaccinazioni sono diminuite del 14%, a causa di una mancanza di accesso ai vaccini in certi Paesi e la mancanza di un'accettazione della vaccinazione in altri". Kluge ha esortato ad aumentare la capacità di produzione e a condividere le dosi disponibili mettendo da parte eventuali tentazioni nazionaliste. Il bilancio dei morti provocati dal coronavirus a livello globale ha superato i 4,5 milioni, in base ai conteggi della Johns Hopkins University. L'Oms giudica "affidabile" una proiezione secondo cui da oggi al primo dicembre in Europa potrebbero contarsi altri 236mila vittime. Tre i fattori che pesano su questo aumento, la variante Delta più trasmissibile, ora segnalata in 50 Paesi della regione, su 53, l'allentamento delle misure di sanità pubblica e un'impennata dei viaggi in estate. Riflettori dell’Oms anche sulla scuola.
SCUOLA, DEVE RESTARE APERTA, PRIORITARIO VACCINARE DOCENTI
A dirlo all’unisono sono l’Oms Europa e l’Unicef. "La pandemia ha causato la più catastrofica interruzione dell'istruzione nella storia. Le scuole devono rimanere aperte" è il monito che arriva. Dal momento che "milioni di bambini in età scolare stanno tornando fra i banchi in una regione in cui è dominante la variante Delta di Sars-CoV-2", le due agenzie chiedono un forte impegno in questa direzione in tutta Europa e Asia centrale, che includa anche l'adozione di "misure per ridurre al minimo la trasmissione" del virus. Inclusa l'offerta agli insegnanti e al personale scolastico del vaccino anti-Covid come parte dei gruppi di popolazione target nei piani di vaccinazione nazionali, mentre si garantisce nel contempo la vaccinazione delle popolazioni vulnerabili".
GIMBE, RICOVERI DIMEZZATI RISPETTO A ONDATE PRECEDENTI, MA PREOCCUPA L’AUTUNNO
Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, fa il punto sulla situazione Covid nel Paese, dalla stabilizzazione dei contagi al dato delle ospedalizzazioni, circa la metà delle ondate precedenti. "La stagione turistica estiva l'abbiamo salvata grazie alla campagna vaccinale. La percentuale di ospedalizzazioni è molto inferiore rispetto allo stesso numero di casi delle ondate precedenti, è circa la metà e le differenze a livello regionale dipendono da percentuale di over 50 non vaccinati". Cartabellotta fa l’esempio della Sicilia che ha la quota più alta di over 50 non vaccinati, mentre la Puglia ha la più bassa e sottolinea “la differenza si vede". Quello che preoccupa di più, in vista dell’autunno, è "l'emergere di nuove varianti e anche il potenziale calo della copertura vaccinale, che potrebbero tradursi in un numero più alto di ospedalizzazioni che può determinare nuove chiusure, anche se è verosimile che non ci siano più chiusure come quelle viste in passato". Per questo secondo il presidente della Fondazione "è giusto ragionare sull'obbligo vaccinale".