L'Organizzazione Mondiale della Sanità dice no alla terza dose di vaccino perchè la priorità è proteggere tutti
19 agosto 2021, ore 14:00 , agg. alle 15:17
Lo ha detto in una conferenza stampa Soumya Swaminathan, chief scientist dell'Oms
I dubbi sulla terza dose
Nel mondo, i governi stanno procedendo a macchia di leopardo per quanto riguarda la necessità o meno di immunizzare la popolazione con una terza dose del vaccino contro il Covid. La comunità scientifica non ha dato indicazioni precise fino a ora, ma oggi l'Organizzazione Mondiale della Sanità si è detta contraria. Secondo Soumya Swaminathan, chief scientist dell'Oms, "al momento i dati non indicano il bisogno di una terza dose". Secondo l'esperta, prima di pensare a questa possibilità, è necessario proteggere il maggior numero di persone possibile, aumentando le coperture nei Paesi che ancora non hanno avuto accesso al vaccino. "Ci opponiamo fermamente alla terza dose per tutti gli adulti nei Paesi ricchi perchè non aiuterà a rallentare la pandemia - ha detto la scienziata -. Togliendo dosi alle persone non vaccinate, i booster (cioè i richiami) favoriranno l'emergere di nuove varianti".
La disparità geografica sui vaccini
La preoccupazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità riguarda tutti quei Paesi che non hanno ancora avuto accesso alla vaccinazione di massa. "Ci sono abbastanza vaccini per tutti - ha detto Bruce Aylward, un altro esperto dell'Oms -, ma non stanno andando nel posto giusto al momento giusto. Due dosi devono essere date ai più vulnerabili in tutto il mondo prima che i richiami vengano dati a chi ha completato il ciclo, e siamo ben lontani da questa situazione". La conferenza stampa è stata indetta dopo che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha deciso di immunizzare gli americani con la terza dose già a partire dal mese di settembre, esattamente dal giorno 20. Secondo il CDC, che è il Centro americano per la Prevenzione e il Controllo delle malattie, i dati confermano che, con il passare del tempo, l'efficacia di due dosi di vaccino nella protezione contro il coronavirus cala. L'utilizzo della terza dose è già stato deciso anche da altri Paesi sia in Europa sia nel resto del mondo.
Le parole di Gianni Rezza
In Italia si sta ancora valutando se e quando somministrare una terza dose di vaccino. Il professor Gianni Rezza, direttore della prevenzione del Ministero della Salute ha affermato che in questo momento non ci sono certezze, ma ha aperto alla possibilità di "considerare una rivaccinazione entro l'anno per persone più fragili e grandi anziani".