L'ultimo saluto ad Eleonora Giorgi nella chiesa degli Artisti di Roma. Da Verdone a De Sica: tantissimi colleghi presenti

L'ultimo saluto ad Eleonora Giorgi nella chiesa degli Artisti di Roma. Da Verdone a De Sica: tantissimi colleghi presenti Photo Credit: agenzia fotogramma
05 marzo 2025, ore 16:45
Il figlio Paolo: “Guardo il cielo e so che è lì, mi sta guardando e veglia su mio figlio”
E' l'ultimo viaggio di Eleonora Giorgi, morta a causa di un tumore al pancreas all'età di 71 anni. Il suo pubblico, che l'ha sempre amata, oggi ha deciso di salutarla alla chiesa degli Artisti di Roma, in piazza del popolo, dove Mons. Antonio Staglianò ha celebrato il funerale.
Ci sono giornalisti. Fotografi. Gente comune. Turisti. I familiari di Eleonora, i due figli Paolo e Andrea, il nipotino Gabriele, i colleghi di sempre. Da Verdone a De Sica. Poi Massimo Ghini, Sergio Castellitto, Andrea Roncato e Rita Rusic, ma anche tanti altri. La lista è lunga: la Giorgi era amatissima dai colleghi. Ha scritto anni ed anni di storia del cinema grazie alla sua bravura e alla sua bellezza senza filtri. Una donna solare, che ha lottato fino all'ultimo contro quel tumore. Che non le ha dato scampo.
IL RICORDO DELL'EX MARITO E DEL FIGLIO PAOLO
Massimo Ciavarro, che la sposò nel 1993, insieme al figlio Paolo dice: “Bellissima fino all’ultimo momento”. Poi Paolo, con un nodo in gola, si rivolge ai giornalisti: “Guardo il cielo e so che è lì, mi sta guardando e veglia su mio figlio”.
LA MORTE DOPO UNA LUNGA MALATTIA
Ha lottato fino all'ultimo momento. Per due anni circa, Eleonora ha combattuto. Ma quel maledetto tumore al pancreas, uno dei peggiori secondo i medici, l'ha portata via per sempre. Si è spenta serenamente in una clinica romana.
Oggi Roma, la sua città, ha voluto omaggiarla per l'ultima volta. Nicoletta Ercole, sua storica amica, racconta al Messaggero gli ultimi momenti di via dell'attrice: «Mi ha affidato il suo funerale. Ci siamo conosciute a 13 anni. Nel suo ultimo messaggio mi disse: "Non ce la faccio più».
Il feretro entra in chiesa. Gremita di gente. La musica non manca, ma stavolta a sceglierla è stata proprio Eleonora: Wish you were here dei Pink Floyd e A Whiter Shade of Pale dei Procol Harum.
IL MESSAGGIO DI MONS. ANTONIO STAGLIANO'
«Oggi il cuore è stracarico di tristezza e di dolore, ma dobbiamo dare testimonianza della speranza. Noi non perdiamo mai coloro che amiamo, perché li possiamo amare in colui, Gesù, che è morto e risorto», dice monsignor Antonio Staglianò che ha celebrato il funerale nella Chiesa di Santa Maria in Montesanto a Roma. «Il corpo di Eleonora che negli ultimi tempi è stato umiliato dalla malattia, tormentato dal dolore, come quello di Gesù, trafitto di spine, crocifisso e morto - ha proseguito il vescovo - rivela al mondo come è onnipotente Dio».