09 luglio 2024, ore 20:00
La donna ha fatto ricorso e il Tar le ha dato ragione, i documenti dei suoi esami svolti in Erasmus sono stati smarriti dall’Università
Sembra una storia di fantasia eppure è accaduto davvero. Vi ricordate la trama del film “Immaturi”? Sei ex compagni di scuola si ritrovano dopo vent'anni, a causa di un disguido burocratico, per superare un'altra volta l'esame di maturità. A Bari, invece, una donna si è vista annullare la propria laurea in medicina dopo 10 anni, sempre a causa di una disguido burocratico: l’università ha smarrito i documenti.
La vicenda
La studentessa aveva conseguito nel 2013 la laurea in medicina a Bari e tra il 2008 e il 2009 aveva partecipato al progetto Erasmus in Spagna all’Università di Valladolid, sostenendo in questo Ateneo otto esami del piano di studi. Concluso il periodo all’estero, l’Università di Bari aveva riconosciuto il conseguimento degli esami sostenuti in Spagna, assegnando alla studentessa i crediti formativi. Questo, insieme al superamento degli esami mancanti, le ha permesso di laurearsi in medicina nel 2013 e di essere abilitata alla professione dall’anno successivo.
Dopo 10 anni, esattamente nel settembre del 2023, l’università di Bari ha comunicato alla dottoressa che in sede di controlli amministrativi risultava l’assenza dei documenti che certificavano il superamento degli otto esami in Spagna, durante il suo periodo in Erasmus. A questo punto la dottoressa ha inviato all’Università il certificato di laurea nel quale veniva fatta esplicita menzione al superamento di quegli esami. Nonostante questo, il mese successivo le è stata comunicata “la sospensione immediata della formazione specialistica” in attesa di risolvere la questione. Qualche mese più tardi l’università però le ha comunicato la “nullità della laurea” e la conseguente nullità “dell’iscrizione all’Ordine dei Medici e dei Chirurghi”, impedendo di fatto alla dottoressa di esercitare la sua professione.
Il ricorso al Tar
La dottoressa ha fatto subito ricorso al Tar. La sentenza del tribunale amministrativo ha dato ragione alla donna: “È pacifico che l’Università abbia smarrito la documentazione formata dieci anni prima”, anche perché dieci anni prima il superamento degli esami in Spagna era stato verificato dalla stessa università di Bari. I giudici infatti spiegano: “La certificazione propedeutica all’accesso alla seduta di laurea rilasciata nel 2013 a firma del responsabile di Area e del capo non può oggi essere smentita dal fatto che i documenti su cui si basava quella certificazione non si trovano"