10 settembre 2024, ore 20:00
Nel palermitano il 50enne ha fatto amicizia con gli ungulati e i loro cuccioli
Da L'uomo che sussurrava ai cavalli a L'uomo che sussurra ai cinghiali. Il gioco di parole con sponda cinematografica è suggerito dalla storia di Mario Cannucio, 50 anni, che ha fatto amicizia con diverse famiglie di cinghiali che abitano nei boschi nelle vicinanze di Ficuzza, frazione di Corleone, in provincia di Sanremo. E i suini ormai si fidano di lui, tanto da permettergli di fare dei selfie accanto a loro e di essere accarezzati.
La storia di Mario Cannucio
Il signor Cannucio vive di fronte al bosco di un altro piccolo comune, Godrano, e ogni sera quando torna a casa gli ungulati e i loro cuccioli vanno a trovarlo per ricevere una carezza e un po' di croccantini. Ecco il racconto di Mario: "All'inizio vedevo da lontano qualche esemplare. Poi col passare dei giorni alcune scrofe coi loro cuccioli si sono avvicinate alla casa e avevo un po' di paura perché le storie che si sentono dipingono questi animali come aggressivi e pericolosi. Invece col passare dei giorni e con un po' di croccantini che mangiano dalla ciotola insieme al mio gatto abbiamo fatto amicizia e le madri mi fanno anche accarezzare i cuccioli che non mi temono". Cinghiali e i danni a coltivazioni e orti
Interpellato sul tema dei danni che i cinghiali procurano a coltivazioni e orti, l'uomo replica: "Mi spiace per i danni agli agricoltori, ma a me questi animali fanno simpatia e mi tengono compagnia senza darmi fastidio. Ormai arrivano a casa mia tutte le sere quasi in punta di piedi e aspettano che io torni. Mi avvertono della loro presenza grugnendo per essere accarezzati e mangiare i croccantini coi gatti". Intanto, proprio oggi, a distanza di molti chilometri, in Lombardia il presidente della Regione Attilio Fontana in merito al tema della peste suina dichiara: "Speriamo che finalmente si inizi anche il piano di abbattimento di chi è stato il responsabile della diffusione di questa tremenda epidemia, che sono i cinghiali, quindi se non si parte da lì non si va da nessuna parte".
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