L'uomo scomparso per dieci anni e andato a vivere in Grecia andrà a processo
25 settembre 2023, ore 21:00
Il 57enne sparito nel 2013 dovrà rispondere di violazione degli obblighi di assistenza familiare
La storia è di quelle che potrebbero essere raccontate in un film. Un suicidio inscenato per iniziare una nuova vita. Lontano, ma non troppo. Dieci anni lontano dalla famiglia, che pure qualche anno fa aveva saputo che quello che era stato per loro padre e marito era in realtà ancora vivo, ma in Grecia. Nel 2016 la notizia e l'inizio delle ricerche, fino a poche settimane fa, quando la trasmissione "Chi l'ha visto?" ha raccontato la storia del suo ritrovamento. Ora Adamo Guerra, questo il suo nome, andrà a processo a Ravenna.
La storia
Guerra era sparito da Lugo, nel Ravennate, nel luglio del 2013. Dopo la sparizione, in casa sua erano state trovate due lettere trovate poi dalla madre in cui l'uomo si diceva intenzionato a farla finita e di avere problemi economici. Tempo dopo l'ex moglie era venuta a conoscenza del fatto che Guerra fosse ancora vivo, dopo che era stato fermato dalla polizia greca per un controllo. L'uomo aveva detto però di non voler avere contatti con la propria famiglia in Italia, che avrebbe poi ancora provato a rintracciarlo. L'ex moglie si era infatti rivolta al consolato italiano di Atene, che però non aveva informazioni sull'ubicazione di Guerra. La storia ha poi guadagnato clamore grazie all'interesse della trasmissione "Chi l'ha visto?", che lo ha raggiunto a Patrasso, in Grecia: "Spegnete tutto, andate via, e la cosa finisce qui" erano state le sue parole.
Il processo
Nell'estate del 2016 Raffaella Borghi, ex moglie di Adamo Guerra, denunciò in caserma a Imola l'ex marito affinché provvedesse al sostentamento delle figlie, avendo saputo che l'uomo era ancora vivo. La prima udienza era stata fissata per il settembre del 2019, ma il processo era stato poi sospeso perché l'imputato era stato dichiarato irreperibile. Tutto fino a febbraio 2022, quando Guerra si era iscritto nel registro degli italiani residenti all'estero. Se ne riparlerà ora a gennaio, quando il 57enne dovrà rispondere di violazione degli obblighi di assistenza familiare per aver lasciato il domicilio domestico ed essersi sottratto ai doveri inerenti la responsabilità genitoriale e alla qualità di coniuge, facendo mancare i mezzi alla moglie e alle loro due figlie. Nel frattempo, da quanto si apprende, i genitori dell'uomo scomparso avevano contribuito con una cifra mensile alle spese della famiglia. Moglie e figlie hanno manifestato l'intenzione di costituirsi parte civile.