La 17enne newyorkese che incanta gli USA: accettata in 28 college
23 luglio 2024, ore 10:00
Tra i college che hanno approvato la sua candidatura ci sono anche i prestigiosi otto della Ivy League. La sua scelta alla fine è ricaduta su Harvard.
All’indomani della rinuncia alla corsa presidenziale del leader dei democratici e dell’attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, con la conseguente possibile corsa alla Casa Bianca per la sua vice Kamala Harris, dagli Stati Uniti arriva un’altra notizia pronta a destare scalpore; quanto meno per sperare in un futuro meno incerto di quello che gli americani, e il mondo stanno vivendo in questo momento.
Il caso
È la più intelligente di tutta New York. Così la descrivono i media americani. Di sicuro Malena Galletto, una ragazza di diciassette anni del quartiere Washington Heights, ha i titoli per ambire a questo primato: è stata accettata in tutti e ventotto i collegi e università in cui aveva fatto domanda, comprese tutte e otto quelle della Ivy League, le scuole d’élite americane.
Tra gli istituti che hanno approvato la sua candidatura ci sono anche i prestigiosi otto della Ivy League. La sua scelta, neanche a dirlo, è ricaduta su Harvard. “Già alle elementari volevo essere sempre la prima della classe”, dichiara.
Il precedente
Nel 2016 fece scalpore un altro caso molto simile, quello di Augusta Uwamanzu-Nna, la liceale di origine nigeriana ammessa a tutte le 8 università più prestigiose degli Usa
Di lei si parlò non solo negli Usa (alcuni l’hanno definita perfino «la studentessa più intelligente degli Stati Uniti») ma anche nel resto del mondo.
Il motivo? La giovane, studentessa del liceo Elmont Memorial di New York, venne ammessa anche lei in tutte le otto università più prestigiose del suo Paese, ovvero Harvard, Dartmouth, Princeton, Cornell, Yale, Columbia, Brown e l’Università della Pennsylvania.
Augusta, raccontò che la sua famiglia aveva urlato dalla gioia ma anche sottolineato, con umiltà, che l’accettazione da parte degli otto college della Ivy League rappresentava una «responsabilità» e «un modello per gli altri» a usare la sua esperienza «per incoraggiare e ispirare gli altri, soprattutto le giovani donne».
Sicuramente qualcosa, anche grazie a queste giovani ragazze, qualcosa sta cambiando, e lo si vede anche probabilmente dal dietrofront di un uomo anziano e la determinata avanzata di una donna determinata a dire la sua alle elezioni americane di novembre.