19 novembre 2019, ore 22:00
Secondo la ricerca Doxa, il salume finisce dietro a prosciutto crudo e cotto e, a sorpresa, davanti a mortadella e salame
La Bresaola della Valtellina Igp è nella Top 3 dei salumi più amati dagli italiani con il 32% delle preferenze, che salgono al 39% tra i 30-49enni, dietro a prosciutto crudo (57%) e cotto (49%) e, a sorpresa, davanti a mortadella (28%) e salame (24%). E' quanto emerge da una ricerca Doxa/Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina, su percezioni e abitudini di consumo di questo salume entrato a far parte della migliore tradizione gastronomica. Secondo la ricerca, la Bresaola certificata vince per leggerezza e salubrità, in linea con l'interesse del nuovo consumatore verso gli alimenti senza conservanti e antibiotici, molto forte anche nel mercato dei salumi. Si scopre così che il 43% li vorrebbe senza conservanti, il 33% senza antibiotici, il 31% biologici, il 27% a basso contenuto di grassi. Molto alta la frequenza di consumo: 1 italiano su 2 la porta in tavola abitualmente più di una volta a settimana. Tra gli appassionati della Bresaola della Valtellina Igp, svettano i 30-49enni che vivono nel Centro Italia, smentendo il luogo comune che attribuisce a questo salume un'anima e un mercato esclusivamente nordici. Tra i pregi di questo salume, spiega la ricerca, il 36% degli italiani indica innanzitutto la praticità, forse spiegata dal boom del prodotto in vaschetta, che oggi copre più del 43% del mercato totale di questo salume. Seguono a pari merito (35%), il gusto e la leggerezza. Sette italiani su dieci scelgono quella certificata Igp perché garanzia di maggior qualità. Se infine la Bresaola costituisce il pranzo preferito per il 51% degli italiani, per i più giovani, invece, è sinonimo di cena.