La controffensiva di Kiev alla riconquista di territori occupati e la rappresaglia di Mosca. Mentre la via del negoziato si allontana di più
12 settembre 2022, ore 18:11
La Russia sul campo perde villaggi e km di territorio, intanto un’altra minaccia arriva dal temibile leader ceceno Kadirov
In 24 ore Kiev ha ripreso il di oltre 3.000 chilometri quadrati di territorio e 20 villaggi occupati dai russi, le forze ucraine hanno numericamente superato, di otto a uno, i russi nel contrattacco della scorsa settimana a Kharkiv. intanto Mosca ha lanciato la sua rappresaglia con attacchi di precisione nella regione, in particolare a Kupiansk e Izyum. Il Cremlino smentisce il momento di difficoltà davanti alla controffensiva di Kiev “La Russia continuerà l'operazione militare speciale fino al raggiungimento di tutti i suoi obiettivi" ha detto il portavoce Peskov. Mosca nel frattempo ha rimosso un generale, mentre proseguono i bombardamenti su Kharkiv e Donetsk, sono state registrate esplosioni nella notte anche nella città di Zaporizhzhia. La strada per i negoziati è impraticabile per il presidente Zelensky fino alla completa liberazione dei territori occupati dai russi, per Medvedev solo dopo la capitolazione totale del regime di Kiev alle condizioni della Russia.
KADYROV, PRONTA UNA SORPRESA PER I SOLDATI UCRAINI
"I nostri combattenti hanno preparato un'interessante sorpresa per le bande ucraine, che presto diventerà nota. Nel frattempo, non svelerò il piano". E' l'avvertimento via Telegram del leader ceceno Ramzan Kadyrov, che aveva già annunciato il ritorno sul campo di battaglia delle sue unità speciali. “I nostri soldati, insieme alle forze alleate e alle unità del ministero della Difesa russo, stanno ripulendo il Donbass dalla feccia di Bandera, dai nazisti e dai diavoli nelle aree più importanti", ha aggiunto Kadyrov.
KIEV, L'80% DI IZIUM E' STATA DISTRUTTA, ALMENO MILLE I MORTI
Oltre l'ottanta per cento delle infrastrutture di Izium, la città riconquistata nel fine settimana dall'esercito ucraino, è stata distrutta nel conflitto. Lo denuncia Maksym Strelnikov, membro del consiglio municipale, spiegando che gli abitanti che erano fuggiti ora vogliono tornare. Ma più dell'80 per cento delle infrastrutture della città è stato distrutto, compresi edifici multipiani e case private, imprese, istituzioni di governo e scolastiche, oltre a impianti industriali spiega Strelnikov.
RUSSIA, PETIZIONE PER DIMISSIONI PUTIN, FIRMANO DECINE CONSIGLIERI MUNICIPALI
Decine di consiglieri municipali a Mosca e San Pietroburgo hanno firmato una petizione per chiedere le dimissioni del leader del Cremlino, Vladimir Putin. "Le azioni del presidente Putin vanno a detrimento del futuro della Russia e dei suoi cittadini", si legge nell'incipit della lettera aperta, condivisa su Twitter da Ksenia Torstrem, consigliere municipale di un distretto di San Pietroburgo. Il testo è stato inizialmente firmato da 19 consiglieri, ma Torstrem ha detto di aver ricevuto altre 84 adesioni. L'iniziativa, riferita da Moscow Times, arriva all'indomani delle elezioni locali in Russia, ampiamente vinte dal partito Russia Unita di Putin, fra accuse di brogli da parte dell'opposizione. E mentre le forze ucraine stanno registrando significativi successi nel riprendere i territori occupati dai russi nell'est del paese. I firmatari della petizione rischiano di ricadere sotto le nuove leggi che prevedono pene detentive per chi critica la guerra in Ucraina.