La diocesi Roma sul funerale nazista, episodio inaccettabile. La Digos è al lavoro

La diocesi Roma sul funerale nazista, episodio inaccettabile. La Digos è al lavoro

La diocesi Roma sul funerale nazista, episodio inaccettabile. La Digos è al lavoro


Il Vicariato di Roma "deplora con fermezza quanto accaduto ieri quando, durante le esequie di una militante di Forza Nuova sulla bara è stata messa una bandiera con la svastica nazista”. Intanto è in corso, da parte della Digos, l'individuazione dei responsabili

Una condanna ferma per quanto avvenuto ieri, davanti alla parrocchia di Santa Lucia, viene espressa in queste ore dal Vicariato di Roma. Al termine dei funerali di Alessia Augello, militante del movimento di estrema destra Forza Nuova, la bara sul sagrato della chiesa è stata avvolta in una bandiera con la svastica nazista. "Simbolo orrendo inconciliabile con il cristianesimo" sottolinea la diocesi romana. I video di quanto accaduto hanno sollevato polemiche e sdegno sui social, nel frattempo vengono anche analizzati dalla Digos della Polizia per individuare i responsabili.

FUNERALE NAZISTA: DIOCESI ROMA, EPISODIO INACCETTABILE

Il Vicariato di Roma "deplora con fermezza quanto accaduto ieri, davanti alla parrocchia di Santa Lucia, alla totale insaputa del parroco don Alessandro Zenobbi e di tutto il clero parrocchiale, al termine della celebrazione di un funerale", quando sulla bara è stata messa una bandiera con la svastica nazista, "simbolo orrendo inconciliabile con il cristianesimo". La diocesi di Roma parla di "strumentalizzazione ideologica grave, offensiva e inaccettabile" e conferma quanto detto dal parroco don Zenobbi: "Quanto si è verificato all'esterno della chiesa è avvenuto senza nessuna autorizzazione".

FAMIGLIA, NON LO SAPEVAMO, NEANCHE ALESSIA L'AVREBBE VOLUTA

"La famiglia, gli amici e Alessia stessa scomparsa a Roma il 7 gennaio scorso prendono le distanze e si dissociano da quello che è accaduto all'esterno della chiesa di Santa Lucia dopo i funerali". Lo scrive su Facebook Stefania Vesica, la zia di Alessia Augello, dopo le polemiche sulla bandiera nazista appoggiata sulla bara della giovane donna al termine dei funerali, tenutisi ieri a Roma, da alcuni dei presenti. “Nemmeno Alessia stessa avrebbe in nessun modo condiviso né apprezzato. Non avremmo mai permesso né autorizzato quanto poi è successo. Chiediamo ai giornalisti e a tutti quanti, vista la gravità della nostra perdita di rispettare il nostro dolore e il nome di Alessia Augello", il messaggio della famiglia.

UNAR, SCIOGLIERE GRUPPI ESTREMISTI

Il direttore dell'Unar-Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Triantafillos Loukarelis, sottolinea come sarebbe grave se episodi del genere passassero sotto silenzio. “La lotta all'antisemitismo e al razzismo va portata avanti con determinazione e coraggio, con azioni concrete e non solo con le parole, senza tentennamenti. Apprezziamo la presa di distanza della parrocchia e della Diocesi, ci aspettiamo una condanna forte anche da parte di tutte le Istituzioni". Un richiamo che si scontra però con comportamenti e gesti discutibili e condannabili "Purtroppo notiamo che quasi quotidianamente - sottolinea Loukarelis - si hanno notizie riguardo a saluti romani in consigli comunali, foto di esponenti politici di partiti dell'arco costituzionale che fieramente professano simbologie fascionaziste, messaggi di odio 'razziale' sui social media che inneggiano ad un passato che provoca vergogna. Fino a quando questi gesti saranno tollerati, nessuno si deve sorprendere - conclude - di fronte ad accadimenti come quello che ha avuto luogo a Roma ieri".


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