La febbre frena Jannik Sinner, ma niente covid e arriva a Parigi domani

La febbre frena Jannik Sinner, ma niente covid e arriva a Parigi domani

La febbre frena Jannik Sinner, ma niente covid e arriva a Parigi domani   Photo Credit: Fotogramma.it


24 luglio 2024, ore 08:00 , agg. alle 10:14

Parigi 24: dal padel un augurio ai tennisti, 'potete farcela'. Carolina Orsi sottolinea che in tanti sono in top 50, ma anche i doppi sono fortissimi

La febbre frena Jannik Sinner, ma non lo ferma. Dopo il rinvio della partenza per i Giochi di Parigi, prevista ieri, in serata il sollievo per il tennista azzurro, per il quale è stato escluso il covid: il suo arrivo nella capitale francese è ora fissato per domani. La notizia del rinvio della partenza aveva colto di sorpresa quasi tutto lo sport azzurro, preoccupato per le condizioni di salute del tennista numero 1 al mondo, testa di serie numero 1 anche nel doppio con Lorenzo Musetti. La numero 2 è dell'altra coppia italiana, formata da Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Lo stesso Vavassori sarà in gara anche nel doppio misto con Sara Errani.

COSTRETTO A RIVEDERE I PIANI

Il volo per la Francia di Sinner - reduce dall'uscita ai quarti di Wimbledon contro il russo Medvedev in una partita segnata da un malore che lo ha spinto a un breve periodo di riposo e vacanza con la fidanzanta Anna Kalinskaya - era stato programmato per ieri, a quattro giorni dall'inizio del torneo che, da sabato 27 luglio, si disputerà sulla terra rossa del Roland Garros, dove Jannik parte, ovviamente, come uno dei favoriti. Il sorteggio, invece, è stato programmato per domani, giorno nel quale arriverà nella capitale francese l'azzurro che è a casa e sta seguendo la terapia indicata dai medici.

LO SPETTRO DEL COVID

Di sicuro, tre anni dopo Tokyo - quando Sinner, all'epoca ancora lontano dal top del tennis mondiale, rinunciò alla partecipazione olimpica - con la pandemia che condizionò tutto, c'è un fantasma che torna su tanti atleti, anche se non è più l'incubo dell'edizione 2021: il covid, in recrudescenza. Il virus non sta facendo passare giorni tranquilli alla delegazione australiana. Almeno due giocatrici della squadra di pallanuoto femminile sono state contagiate, come rivelato dai medici della squadra aussie. Per Parigi 2024, infatti, non c'è alcun protocollo da seguire ne' controlli del Cio. Niente test, niente quarantena in caso di positività. E così il covid delle due atlete australiane "viene trattato - ha specificato in una conferenza stampa Anna Meares, capo missione dell'Australia - come una influenza". In realtà, le due pallanuotiste sono state isolate e le loro compagne di squadra e i componenti dello staff tecnico hanno cominciato a usare le mascherine. Sul rebus covid, d'altronde, stanno aumentando gli interrogativi tra chi sta vivendo la vigilia delle Olimpiadi al villaggio olimpico. Rischiare di perdere, causa covid, i Giochi, il momento più atteso della carriera di tanti, sembrava non dover essere più un argomento di discussione. Invece la preoccupazione cresce: l'edizione di Tokyo è (per fortuna) lontanissima ma gli incubi spesso ritornano. 

DAL PADEL AUGURI AI TENNISTI

Niente Olimpiadi, almeno per ora. Ma il padel fa il tifo per il tennis. Soprattutto per i doppi che ricordano in qualche modo lo sport dei nuovi colpi come bandeja, globo o vibora. "Io credo che fare un'Olimpiade sia il sogno - spiega da Cagliari l'azzurra Carolina Orsi, impegnata negli Europei - l'apice di una carriera, ciò che un atleta desidera di più ed è per questo che voglio fare un grande bocca al lupo agli azzurri e in particolare alla Nazionale di tennis, mai come quest'anno in grado di fare bene e provare a vincere, abbiamo tanti giocatori nella top 50, per non parlare della top ten...". Orsi, da ex tennista di livello, entra nel dettaglio: "Abbiamo Jannik e abbiamo la Paolini, giusto per fare qualche nome, e con Sinner e Jasmine, quest'ultima fresca finalista di Wimbledon, abbiamo grandi possibilità di andare a medaglia e fare una festa di quelle giuste quando si vince qualcosa di importante". Come nel padel, però, anche nel tennis il 'gioco di coppia' può diventare d'oro, soprattutto ai Giochi Olimpici. "I nostri doppi sono fortissimi e lo hanno dimostrato sul campo a più riprese. Anche qui abbiamo possibilità di fare medaglia, io ci credo e sono superfiduciosa". 


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