La Finlandia conferma alla Russia il sì alla Nato. Putin, la fine della neutralità un errore
La Finlandia conferma alla Russia il sì alla Nato. Putin, la fine della neutralità un errore
14 maggio 2022, ore 19:03
Occhi puntati sul vertice Nato, oggi e domani. Sul tavolo l’annessione di Svezia e Finlandia, ma la Turchia detta le regole. Di Maio, serve Ue in prima linea per raggiungere la pace
Sul tavolo della Nato, dopo le dichiarazioni di Erdogan contro la possibile adesione di Svezia e Finlandia, approda invece la disponibilità al negoziato della Turchia. Ankara è da sempre critica con la Svezia accusata di aver dato asilo a parecchi esponenti del Pkk, tema che sarebbe al centro dei negoziati, un modo per ottenere un vantaggio anche su altri tavoli pur mantenendo una posizione di riguardo con la Russia. Helsinki si dice fiduciosa di poter trovare una soluzione con la Turchia, il presidente finlandese oggi ha sentito quello russo, Niinisto ha confermato la volontà del Paese di aderire alla Nato, Putin ha replicato che sarebbe un errore. Sanno di ritorsione le esercitazioni militari nel Baltico condotte da Mosca e il taglio alla fornitura dell’elettricità alla Finlandia. Il G7 ha annunciato che "non riconoscerà mai le frontiere" imposte con la forza dalla Russia.
DI MAIO, LUNEDI' A BRUXELLES DISCUTEREMO DI SESTO PACCHETTO SANZIONI
Lunedì a Bruxelles, in occasione della riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue, "discuteremo anche del sesto pacchetto di sanzioni" contro la Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, parlando da Berlino a margine della riunione informale della Nato. Le sanzioni, ha ribadito, "sono l'unico strumento pacifico che abbiamo per fermare questa guerra e limitare le risorse che la Russia ha a disposizione per finanziarla". "La Nato – ha aggiunto Di Maio - è un'organizzazione difensiva che in questo momento gestisce la crisi in Ucraina in modo complementare con l'Ue, che deve essere sempre più in prima linea per raggiungere la pace".
IN CORSO TRATTATIVE PER EVACUAZIONE 60 PERSONE DA AZOVSTAL
Intensi negoziati in queste ore sull'evacuazione dall'acciaieria di Azovstal a Mariupol di 60 persone, quelle ferite più gravemente e medici. Lo ha detto la vicepremier ucraina Vereshchuk. La Russia non accetta una evacuazione totale, ha aggiunto. Un eventuale accordo, ha aggiunto, deve essere "sobrio e pragmatico e il risultato potrebbe non soddisfare tutti". Nella fabbrica, ha spiegato, non ci sono solo miliziani del reggimento Azov ma anche membri di altri reparti delle forze armate e della polizia. Le forze armate ucraine fanno sapere di avere ucciso "circa 27.200 soldati russi" dall'inizio dell'invasione".
ARCIVESCOVO DI KIEV, 500 IN UNA FOSSA, UNO SPARO ALLA TESTA
Racconta di vere e proprie esecuzioni la testimonianza dell'arcivescovo di Kiev, mons. Shevchuk. "In una fossa comune hanno scoperto quasi 500 persone con le mani legate e con una pallottola nella testa. Vuol dire che sono state assassinate in un modo crudele, nello stesso modo in cui ai tempi di Stalin assassinarono gente innocente gettandola in fosse comuni". La procuratrice generale ucraina afferma che "abbiamo già oltre 10mila casi in corso di crimini di guerra e già 40 sospettati". Da parte sua, il G7 annuncia che "non riconoscerà mai le frontiere" che la Russia tenta di modificare con la forza, nel comunicato finale della sua riunione dei ministri degli Esteri.