La giornata mondiale delle Emoji: le faccine che ci aiutano a esprimere le emozioni
La giornata mondiale delle Emoji: le faccine che ci aiutano a esprimere le emozioni
17 luglio 2020, ore 16:10
Le più usate sono le emoji sorridenti, ma, al tempo del coronavirus, in tantissimi hanno scelto l'emoji preoccupata
Sono diventate parte della nostra vita e del nostro modo di comunicare. Ci aiutano a esprimere le nostre emozioni e ormai ci sembra difficile scrivere un messaggio senza inserire una emoji, che sia una faccina o un altro simbolo. Oggi è la giornata mondiale a loro dedicata.
Una festa nata nel 2014
La prima giornata mondiale delle emoji è stata celebrata sei anni fa, nel 2014. L'inventore è Jeremy Burge, fondatore di Emojipedia, il sito che cataloga tutte le emoji. La data non è stata scelta a caso, ma perchè, sull'emoji che rappresenta il calendario, è impressa proprio la data del 17 luglio. Secondo il Consorzio Unicode, che ogni anno decide quali nuovi simboli inserire nell'elenco, le faccine e gli altri simboli hanno lo scopo di aiutarci a superare le barriere linguistiche.
I nuovi arrivi
Da qui al 2021, la lista delle emoji che potremo utilizzare si allungherà. E ci sarà anche un omaggio all'Italia con la mano con le dita chiuse, tipico gesto usato nel nostro Paese per chiedere: "Che vuoi?". Poi saranno inseriti il cuore e i polmoni, che potrebbero aiutare a esprimere meglio i propri sintomi in caso di malore. E ancora due genitori che allattano con il biberon e un Babbo Natale neutro rispetto al genere sessuale. Le emoji, infatti, sono da sempre attente alla comunità Lgbt, e rappresentano coppie e famiglie di tutti i generi.
I trend del 2020
Nel 2020, anno fortemente caratterizzato dalla crisi del coronavirus e dal lockdown, l'emoji più usata è stata comunque quella della risata con le lacrime agli occhi, ma, al secondo posto, da gennaio a oggi, si piazza la faccina in lacrime. Seguono poi la faccia preoccupata, quella che ride a crepapelle e quella con i cuoricini al posto degli occhi. Visto il periodo, l'emoji preoccupata è salita del 415% rispetto allo scorso anno. Durante il lockdown è stata utilizzato moltissimo il simbolo della casa, il luogo che ci ha protetto.