La Juventus vende anche Vidal, dopo Pirlo e Tevez, il cileno
16 luglio 2015, ore 09:50
agg. 17 luglio 2015, ore 10:54
Trentacinque milioni di euro sono un ottimo motivo per rinunciare ad Arturo però i tifosi hanno un dubbio
Rinunciare, in un colpo solo, ad Andrea Pirlo, Carlitos Teves e Arturo Vidal non è cosa da poco. Certo, sono arrivati fior di giocatori e altri ne arriveranno, ma una sottile inquietudine serpeggia fra i tifosi dei Campioni d'Italia: è un nuovo inizio o un rischio di troppo? Ragioniamo insieme.
La Juventus comincerà proprio oggi la sua nuova avventura, da quattro volte Campione d'Italia di seguito e vice-Campione d'Europa. Una responsabilità enorme, per la Società, il tecnico Massimiliano Allegri e il gruppo.
Solo 12 mesi fa, Allegri era un enorme punto interrogativo, accolto (si fa per dire...) dall'astio di buona parte dei tifosi, per il suo passato milanista e le furibonde polemiche, negli anni degli scudetti contesi. Oggi, è a lui che i supporter bianconeri guardano adoranti, per cercare sicurezze, se non certezze.
Toccherà ad Allegri, infatti, gestire il passaggio dalla fantastica Juventus 2014-2015 a quella del futuro, con molti Totem in meno. Non c'è più Andrea Pirlo, è andato via Tevez ed ormai il passaggio di Vidal al Bayern Monaco è cosa fatta.
Partiamo dalla fine: l'addio al centrocampista cileno era nell'aria, eppure fa inevitabilmente molto rumore. Arturo è uno dei pilastri, su cui si è retto il settore nevralgico della squadra, negli anni del furore agonistico di Conte, ma anche nell'ultima, splendida cavalcata di Champions. Oltretutto, Vidal è anche un idolo dei tifosi, per la sua grinta, la faccia strafottente e quel pizzico di follia, che piace sugli spalti. Non facile, insomma, liberarsene, ma 35 milioni di euro sono un cifrone e - anche se nessuno lo dirà mai - forse il ragazzo aveva già dato ciò che poteva alla squadra.
Fori dai denti: nella finale di Champions, Vidal ha fatto più disastri che altro, è apparso sopra le righe, non un leader, piuttosto un rischio. Dovesse arrivare, al suo posto, uno fra Oscar, Isco o Goetze, il nostro giudizio sarebbe stra-positivo. Un piccolo dolore oggi, per una grande prospettiva domani.
Per Pirlo e Tevez, il discorso è diverso, ma non troppo. Carlitos non voleva più stare in Italia, meglio non vedeva l'ora di tornarsene al Boca, in Argentina. Giusto non impuntarsi, non avrebbe portato a nulla e comunque alla fine Tevez sarebbe volato via. In un modo o in un altro.
Andrea Pirlo mancherà tantissimo a noi tutti appassionati di calcio, non solo ai tifosi della Juve, ma anche in questo caso ci piace essere onesti: il giocatore che ha illuminato il calcio italiano, negli ultimi 10 anni, non è più quello di prima. Né potrebbe esserlo. Ingiusto pretendere rendimento e continuità, che l'età non consentono più. L'America è un bel modo, per continuare a insegnare calcio, senza gli stress tipici del nostro campionato.
Insomma, mentre arrivano Dybala, Khedira e compagnia, la Juventus ha dimostrato lungimiranza e freddezza: va bene il cuore, ma è con il cervello che si programma.
Per informazioni, chiedere agli interisti: la notte del Triplete, si sarebbero sdraiati sui binari per Milito. L'avessero venduto quella sera, l'Inter avrebbe avuto i soldi e fatto le scelte giuste, per continuare a vincere, gli anni successivi.
E' il mercato, bellezza, e non puoi farci nulla...