La madre di Chico Forti ha ricevuto una lettera dal fratello della vittima: "Mi auguro di ritrovarci per piangere insieme le vite perdute"
25 maggio 2024, ore 16:30 , agg. alle 17:32
Già in passato Bradley Pike scrisse una lettera al governatore della florida in cui chiedeva la liberazione di Chico Forti: "Sono convinto che sia innocente"
Chico Forti ormai da qualche giorno è stato riportato in Italia dopo aver passato 24 anni in carcere negli Stati Uniti. L'ex produttore televisivo è accusato dell'omicidio di Dale Pike, ucciso a Miami nel 1998 ed è stato condannato all'ergastolo. Forti si è sempre dichiarato innocente, ma i giudici americani non gli hanno creduto. Al contrario, il fratello di Dale Pike, Bradley, ha sempre ritenuto il nostro connazionale innocente. Già nel 2020, Bradley Pike aveva scritto una lettera al governatore della Florida in cui chiedeva la liberazione di Chico Forti, affermando di essere convinto della sua innocenza. Pike ha scritto in questi giorni una nuova lettera, questa volta indirizzata alla madre 96enne dell'ex produttore televisivo, la quale il 22 maggio scorso ha potuto riabbracciare il figlio dopo 16 anni grazie ad un permesso speciale.
IL CONTENUTO DELLA LETTERA DI BRADLEY PIKE
Nella missiva mostrata ieri nel programma tv 'Quarto Grado' Bradley Pike scrive: "Sono davvero molto felice che sia riuscita a rivedere suo figlio dopo tutti questi anni e dopo le tragedie e il lutto con cui entrambe le nostre famiglie hanno dovuto fare i conti negli ultimi 27 anni. La cosa più crudele che si possa infliggere a una persona, specialmente se è madre, è separarla dal proprio figlio, indipendentemente dalle sue azioni. Mi auguro di poterci ritrovare e piangere insieme le vite sprecate/perdute, pensando a quello che avrebbero potuto essere se tutta questa storia non fosse avvenuta. Si rassereni ora e si goda la prossimità di Chico, sperando che un giorno riusciate a sedervi a tavola insieme a tutti i vostri cari e guardare negli occhi i vostri figli, lavorando e pregando affinchè possano vivere in un mondo più giusto".