La Messa di Natale in Vaticano sarà anticipata alle 19.30, la benedizione Urbi et Orbi sarà in Basilica e non in piazza
La Messa di Natale in Vaticano sarà anticipata alle 19.30, la benedizione Urbi et Orbi sarà in Basilica e non in piazza
10 dicembre 2020, ore 18:02 , agg. alle 10:45
La Conferenza Episcopale Italiana dice sì al coprifuoco del 24 dicembre, due ore prima dell'orario mantenuto da Papa Francesco durante il suo pontificato
A causa dell'emergenza coronavirus papa Francesco anticiperà la messa della Notte di Natale a San Pietro, la sera di giovedì 24 dicembre, alle 19.30, quindi due ore prima dell'orario delle 21.30 da lui sempre mantenuto nell'arco del suo pontificato. Il Pontefice intende fare in modo che i partecipanti alla celebrazione, che saranno comunque contingentati ed in numero estremamente ristretto, possano rispettare al rientro nelle loro abitazioni il 'coprifuoco' imposto dalle autorità italiane.
Il calendario delle celebrazioni
Dal Calendario delle celebrazioni natalizie presiedute dal Pontefice, diffuso oggi dalla Sala stampa vaticana, si nota anche un cambiamento riguardante la Benedizione 'Urbi et Orbi' del giorno di Natale alle 12.00, che avrà luogo nella Basilica e non dalla Loggia Centrale, quindi senza l'usuale corredo di picchetti d'onore e di pubblico. Altrettanto, comunque, era già avvenuto per le disposizioni anti-covid l'ultima Domenica di Pasqua, il 12 aprile scorso. Restano invariati, invece, orario e collocazione dei Primi Vespri e del 'Te Deum' in ringraziamento per l'anno trascorso di giovedì 31 dicembre, alle 17.00 nella Basilica vaticana, come pure delle messe del 1/o gennaio - 54/a Giornata Mondiale della Pace - e dell'Epifania, entrambe alle 10.00 sempre in San Pietro. "La partecipazione alle celebrazioni sarà molto limitata - spiega la Sala stampa della Santa Sede -, con fedeli individuati secondo le modalità usate nei mesi scorsi, nel rispetto delle misure di protezione previste e salvo variazioni dovute alla situazione sanitaria".
Il dibattito sulla messa di Mezzanotte
In Vaticano non trova quindi terreno fertile il dibattito sulla messa di Mezzanotte che nelle ultime settimane ha imperversato in Italia, anche perché già papa Ratzinger aveva sempre celebrato la liturgia natalizia alle 22.00, e papa Bergoglio alle 21.30. Ora, senza particolari problemi, un ulteriore anticipo di due ore, a conferma di quanto il Pontefice argentino tenga in accurato rispetto le disposizioni anti-Covid, come dimostrato in tutti questi mesi e anche martedì scorso, festa dell'Immacolata, quando per non creare assembramenti di fedeli ha compiuto all'alba, alle 7.00 del mattino, il tradizionale atto di venerazione in Piazza di Spagna. Nei giorni scorsi anche la Cei, tramite il Consiglio episcopale permanente, aveva disciplinatamente indicato "la necessità di prevedere l'inizio e la durata" della messa della Notte di Natale "in un orario compatibile con il cosiddetto 'coprifuoco'" delle 22.00. In tutte le diocesi italiane e nelle parrocchie ci si sta già adeguando a una messa che celebra la nascita di Gesù di qualche ora in anticipo rispetto agli altri anni.
L'appello di papa Francesco
A pochi giorni dall'annuncio del viaggio che compirà in Iraq dal 5 all'8 marzo prossimi, papa Francesco, intanto, ha lanciato oggi un forte appello perché sia favorito il rientro dei profughi nel Paese e nella vicina Siria, quest'ultima in ampie zone ancora devastata dalla guerra civile. "Il mio pensiero va ai rifugiati che vogliono rientrare nel loro paese. Rivolgo un appello alla comunità internazionale, perché si faccia ogni sforzo per favorire questo rientro, garantendo le condizioni di sicurezza e le condizioni economiche necessarie perché ci si possa avverare. Ogni gesto, ogni sforzo in questa direzione é prezioso", afferma il Pontefice nel videomessaggio inviato ai partecipanti all'Incontro online promosso oggi dalla Santa Sede sulla crisi umanitaria in Siria e Iraq.