La musica aiuta a studiare meglio, lo dice la scienza
15 marzo 2018, ore 14:39
Gli studenti lo sostengono da sempre. Il segreto? Il ritmo
E’ un abitudine piuttosto diffusa (e da molti criticata) quella di studiare con le cuffiette nelle orecchie, eppure tutti gli indizi sembrano confermare la teoria degli studenti secondo la quale ascoltare musica favorirebbe lo studio. Emma Gray (esperta del British Cognitive Behaviour Therapy and consuelling di Londra) fa playlist da qualche anno includendoci le canzoni che hanno ritmi fra i 60 e gli 80 battiti al minuto (come We can’t stop di Miley Cyrus e Mirrors di Justin Timberlake) perché calmano l’ansia e aprono la mente all’apprendimento e al pensiero logico. Poi ci sono i ritmi più forzati (come Satisfation dei Rolling Stones o Firework di Katy Perry) he pare eccitino il cervello quel tanto che serve per renderlo disponibile ad imparare le lingue o le materie creative, dall’arte alla tecnica. Ma sembrano funzionare anche Per Elisa di Ludwig van Beethoven e il concerto per pianoforte e orchestra n.21 in C major di Mozart.
Gli psicologi dell’università di Milano-Bicocca hanno fatto un esperimento curioso: hanno sottoposto 50 studenti a 180 operazioni aritmetiche di diversa difficoltà. Un gruppo ha studiato ascoltando musica e i rumori della natura mentre un altro lo faceva in silenzio. Il risultato? La pioggia scrosciante e la musica ritmata hanno migliorato le prestazioni, mentre si è visto che il silenzio è deleterio, soprattutto per i più introversi di carattere.