08 gennaio 2020, ore 22:00
La bimba era stata trasferita il 15 ottobre da Londra all'ospedale italiano, dopo la sentenza dell'Alta Corte d'Inghilterra contro la decisione del Royal London Hospital di interrompere le cure
Tafida Raqeeb, la bimba di 5 anni in gravi condizioni trasferita il 15 ottobre all'ospedale Gaslini da Londra, dopo la battaglia avviata dai genitori perché non le venisse interrotto il supporto alle funzioni vitali come chiesto dal Royal London Hospital, è uscita dal reparto di rianimazione del pediatrico dove si trovava dal 30 ottobre 2019. Gli specialisti ne hanno disposto il trasferimento nell'hospice dove sarà sottoposta a cure riabilitative e allo svezzamento parziale della ventilazione assistita. Tafida, in coma dopo l'operazione subita a Londra per la rottura di un aneurisma cerebrale, era arrivata al Gaslini il 15 ottobre, dopo che Alistair MacDonald, giudice dell'Alta Corte d'Inghilterra, aveva dato ragione ai genitori della piccola che erano ricorsi alla giustizia inglese dopo la decisione del Royal London Hospital di interrompere le cure. Il 3 ottobre la decisione di McDonald con la quale era stato disposto il trasferimento in Italia, avvenuto con un aereo-ambulanza il 15 ottobre. La piccola era stata ricoverata nel reparto di rianimazione pediatrica dove le erano state somministrate le prime cure. "Il nostro obiettivo - aveva detto il direttore del reparto di Terapia intensiva e rianimazione dell'ospedale Gaslini Andrea Moscatelli - è quello di supportare le funzioni vitali di Tafida, renderle più confortevoli affinché sia possibile la cura a casa della bambina da parte dei genitori, ossia rendere possibile la ventilazione meccanica e la nutrizione a domicilio". “L’opinione dei medici inglesi espressa di fronte alla Alta Corte di Londra e la prognosi che era stata fatta si sono dimostrate sbagliate e la prova è la stessa Tafida”, ha detto la madre Shelina Begum parlando oggi in una breve conferenza stampa.