La pirateria stradale ai tempi del covid, nel 2020 calati del 21% gli episodi gravi, 92 le vittime
La pirateria stradale ai tempi del covid, nel 2020 calati del 21% gli episodi gravi, 92 le vittime
10 marzo 2021, ore 18:25 , agg. alle 21:39
I dati dell’Osservatorio Asaps, Associazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale, definiti ancora preoccupanti, gli episodi censiti nel corso del 2020 sono stati 892
Nell’anno in cui è scoppiata l’emergenza del covid, tra lock down e altre misure in Italia si è circolato molto di meno. Naturale che le cifre relative ai casi di pirateria stradale si siano ridotte. Nel 2020 sono stati 892 gli episodi di pirateria stradale gravi in Italia, il 21% in meno rispetto ai 1.129 del 2019. I morti nell'anno sono stati 92 e 1.037 le persone ferite.
Con il covid più intenso il controllo delle strade
Secondo i dati, riferiti dall'Osservatorio Asaps - Associazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale, nel 2019 i morti erano stati 115 e i feriti 1.335. Il decremento delle vittime mortali è del 20%, quello dei feriti è del 22%. Ma questi numeri vanno letti considerando tenendo conto dei periodi di lockdown e al contemporaneo controllo più stretto del territorio da parte delle forze di polizia anche se in chiave anti covid.
L’analisi dei casi
L'89% dei fatti di pirateria stradale è avvenuto di giorno e 11% di notte , e qui conta il blocco della mobilità dalle 22 alle 05. Ma per le sole piraterie mortali le percentuali cambiano e salgono al 26% di notte e sono state il 74% di giorno, è più facile che il pirata , nelle ore notturne, tenda a scappare di più. Secondo le stime dell'Osservatorio Asaps, nel 53% dei casi il pirata viene poi individuato dalle forze di polizia che rilevano il sinistro. Ma l'identificazione va oltre addirittura il 74% nel caso di incidenti mortali. La percentuale di donne è bassa, sono state 59, in pratica il 12,5%.
Le vittime per categoria, l’identikit del pirata
I ciclisti deceduti sono stati 12 e 159 i feriti, i pedoni deceduti sono stati 50 e i feriti 327. Lo scorso anno i ciclisti morti erano stati 16 e i pedoni uccisi 54. Sono 3 i bambini rimasti vittime della pirateria stradale. I positivi all'alcol o alla droga sono stati il 16,7%, ma in questo caso ci si riferisce ai soli casi in cui il pirata è stato identificato subito dopo l'incidente". I pirati di origini straniere sono stati il 13,6% del totale.
La casistica, regione per regione
Il maggior numero di fughe dopo un incidente, con relativa omissione di soccorso è stato registrato anche nel 2020 in Lombardia con 149 episodi con morti o lesioni gravi, segue la Campania con 108, poi troviamo l'Emilia Romagna con 89, il Lazio 77, la Sicilia 73, Puglia 63, Toscana 48. L'Asaps , giustamente, a margine delle statistiche, è preoccupata per quando la circolazione tornerà nella norma. Circostanza che però in questi giorni è il desiderio prevalente degli italiani. Perché vorrà dire che la pandemia, se non sconfitta, sarà almeno sotto controllo.