La psiche dei sacerdoti è sempre più a rischio, i preti si sentono sempre più soli e stressati

La psiche dei sacerdoti è sempre più a rischio, i preti si sentono sempre più soli e stressati

La psiche dei sacerdoti è sempre più a rischio, i preti si sentono sempre più soli e stressati


27 gennaio 2021, ore 19:30 , agg. alle 12:01

Soli, stressati, sovraccarichi di impegni e depressi, è la fotografia della psiche dei sacerdoti, alle prese con il celibato inosservato, e l’omosessualità, non solo in Italia

I sacerdoti oggi si sentono molto soli e sovraccarichi di impegni e responsabilità, ma anche spesso senza il conforto e il confronto con i superiori e sempre di più alle prese con il rischio di cadere in depressione e nella sindrome di burn out, ovvero, stress dovuto al deterioramento degli impegni lavorativi, delle emozioni legate alla professione o nei confronti del lavoro.

Segnali d’allarme che parlano di sofferenza nel vissuto dei preti dovuti alla loro particolare condizione di vita in solitudine, legata alla formazione ricevuta ed ecclesiale, alla vita di comunità e soprattutto alla perdita di uno status sociale riconosciuto. A lanciare l’allarme è uno specialista, il Professor Raffaele Iavazzo, uno psichiatra ospedaliero in pensione e bioeticista con Master presso la Pontificia Università Lateranense.

L’allarme arriva dalla Francia

Una situazione, questa che non colpisce solo i sacerdoti italiani. Secondo uno studio della Conferenza Episcopale Francese, realizzato lo scorso novembre dopo alcuni suicidi tra i preti, alla domanda su quale fosse la loro auto-percezione del disagio, il 45% del campione intervistato ha dichiarato di avere una malattia cronaca, mentre 2 su 5 hanno sostenuto di esagerare con l’alcol e uno su otto è al limite della dipendenza. Per quanto riguarda la salute fisica, 6 su 10 sono in sovrappeso o sono a rischio obesità. La situazione appare allarmante, secondo la ricerca condotta in Francia: il 9% dei preti che ha partecipato all'indagine ha una vera e propria sindrome depressiva, mentre il  40% di loro denuncia di non essere riuscito a realizzarsi come immaginava. La mancanza di vocazioni ha spinto la Chiesa ad affidare ai sacerdoti a disposizione sempre più compiti e a sovraccaricarli di impegni e responsabilità e il 2% di loro risulta gravemente affetto dalla sindrome di burn out, mentre il 7% si dice affaticato e fuori forma.

La situazione italiana

Per quanto riguarda la situazione italiana, secondo il professor Iavazzo, intervistato dalla rivista “Il Regno”, i presbiteri vivono un isolamento che li porta alla mediocrità spirituale, ma anche a sopportare sempre meno le pesantezze umane, così come le fragilità e le questioni legate alla vita intima che, secondo lo psichiatra, possono essere più o meno gravi. Uno dei temi al centro della questione è quello del celibato. Secondo il professionista "risulta diffusamente inosservato e difficile da mantenere e questo deve fare i conti con l’omosessualità". Lo specialista sostiene che in una società profondamente cambiata rispetto al passato non serve muovere critiche generiche e superficiali ai sacerdoti, anche per quanto riguarda quest’ultima situazione e, dichiara: “è sempre più diffusa tra i preti” e che nel suo studio arrivano molti sacerdoti omosessuali e i loro racconti sono sempre più espliciti.


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