La realtà racchiusa in uno scatto, ricorre oggi la Giornata mondiale della fotografia

La realtà racchiusa in uno scatto, ricorre oggi la Giornata mondiale della fotografia

La realtà racchiusa in uno scatto, ricorre oggi la Giornata mondiale della fotografia


19 agosto 2020, ore 16:23 , agg. alle 16:59

Il World Photography Day, istituito nel 2010, rende omaggio a un linguaggio espressivo universale, oggi parte integrante del nostro quotidiano

Ricorre oggi il World Photography Day, l’annuale celebrazione internazionale della fotografia. Era il 19 agosto 1837 quando venne presentato il processo della dagherrotipia, da allora la ricerca e la sperimentazione in questo settore non si sono mai arrestate. La Giornata Mondiale della fotografia, appuntamento annuale, è stata istituita a partire dal 2010 per celebrare un linguaggio espressivo universale che ha rivoluzionato la possibilità di rappresentare la realtà. Il dagherrotipo è stato il primo processo in grado di sviluppare immagini, ma in un’unica copia non riproducibile. Da allora l’arte fotografica ha fatto passi da gigante, anche grazie allo sviluppo tecnologico, al punto che ai giorni nostri fotografare è un atto quotidiano che ci consente di immortalare in qualsiasi momento tutto ciò che ci circonda

Dagherrotipo, il procedimento fotografico che ha cambiato la storia dell’immagine 

Coincide con la nascita del dagherrotipo il World Photography Day. Si tratta di un procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini non riproducibili, messo a punto dal francese Louis Jaques Mandé Daguerre. Venne presentato al pubblico nel 1839 dallo scienziato Francois Arago, presso l’Académie des Sciences e dell’Académie des Beaux Arts. Il dagherrotipo si ottiene utilizzando una lastra di rame su cui è stato applicato uno strato d’argento, sensibilizzato alla luce con vapori di iodio. La lastra poi deve essere esposta entro un’ora per 15 minuti. Lo sviluppo avviene mediante vapori di mercurio a circa 60°. Il fissaggio, infine, di ottiene con una soluzione di iposolfito di sodio. L’immagine ottenuta, il dagherrotipo, non è riproducibile. A causa della fragilità della lastra, il dagherrotipo veniva racchiuso sotto vetro, all’interno di un cofanetto impreziosito da intarsi di ottone o velluto. 

La giornata mondiale della fotografia rende omaggio a tutte le declinazioni delle immagini 

Prima che lo strumento fotografico divenisse parte integrante della nostra vita, numerosi sono stati i processi che si sono susseguiti. Il debutto della prima macchina fotografica dotata di pellicola su rullo si deve al brevetto di G. Eastman, nel 1888. Negli anni gli artisti hanno studiato e compreso le potenzialità di questo strumento, incentivando con i loro lavori il perfezionamento delle tecniche e la ricerche sul fronte dei materiali e dei dispositivi. Oggi possiamo dire che in ognuno di noi, risiede un potenziale fotografo degno di balzare agli onori delle cronache, seppur per un solo scatto. In occasione del World Photography Day, che intende rendere omaggio anche alle declinazioni artistiche, storiche e tecnico-scientifiche della fotografia, è stato lanciato l’hashtag ufficiale #WorldPhotographyDay. Per tutta la giornata potrà essere utilizzato nella condivisione social dei propri scatti, i quali potranno essere rilanciati anche nella pagina web ufficiale dell’iniziativa, lanciata nel 2010 dal fotografo australiano Korske Ara.

Una foto è più di una immagine, tre scatti indimenticabili

- Albert Einstein con la lingua di fuori, 1951. Questa fotografia fu scattata da Arthur Sasse nel giorno del 72° compleanno del celebre fisico. Sperando di festeggiare il proprio compleanno in pace, Einstein fu invece braccato dalla stampa. Esasperato, tirò fuori la lingua rivolto alla fotocamera. Quest’immagine ha reso famoso il Premio Nobel non solo come genio ma anche come ribelle. 

- Il mostro di Loc Ness, 1934. Le prime speculazioni che circondano il lago di Loch Ness, in Scozia, sono datate addirittura 565 a.C., tuttavia, quando la fotografia di Ian Wetherell divenne popolare, la febbre per “Nessie” aumentò vertiginosamente. La foto è un falso, ma rimane comunque una delle più famose mai pubblicate su un quotidiano. 

- Il Bacio tra un marinaio e un infermiera, 1945. Il 14 agosto 1945, il Giappone si arrese agli Stati Uniti, e questa data segna la fine della seconda guerra mondiale. Le celebrazioni di gioia esplosero nelle vie e furono incontrollate. L’immigrato tedesco, Alfred Eisenstaedt, documentò questo stupendo attimo di euforia. Per quanto la posa possa sembrare casuale, e la fotografia ripresa in un momento qualunque, le linee sopra suggeriscono quanto invece lo scatto fosse in realtà la perfezione della composizione fotografica.


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