La resa dei conti in Ucraina più vicina. Zelensky, fine negoziati se forze Kiev distrutte a Mariupol
La resa dei conti in Ucraina più vicina. Zelensky, fine negoziati se forze Kiev distrutte a Mariupol
16 aprile 2022, ore 17:32
Le forze russe hanno intensificato attacchi e bombardamenti nell'est dell'Ucraina, in un'area fra Kharkiv, Donetsk e Luhansk, in vista di un'offensiva di terra
Il week end di Pasqua non ferma le bombe e le stragi di civili in Ucraina. La città di Okhtyrka è stata distrutta dai russi, la quasi totalità delle case è stata danneggiata dai bombardamenti. Esplosioni a Kiev, Kharkiv dove sale a due morti e 18 feriti il bilancio dell'attacco missilistico di questa mattina e Mariupol, dalla città assediata le autorità locali denunciano che i russi stanno rastrellando gli uomini per trasferirli mentre altre fonti, tutte da confermare, dicono che li stanno costringendo a liberare dalle macerie alcune strutture che le forze di Mosca vogliono occupare. Attaccata dai russi una raffineria nel Lugansk. Alla periferia la polizia ha affermato sono stati trovati 900 civili giustiziati a colpi di arma da fuoco. Combattimenti in mattinata a Mariupol, dove la pioggia ha fermato le evacuazioni con gli autobus. Bombe sull'aeroporto di Oleksandria hanno fatto vittime e feriti. Tre carri armati, tre veicoli corazzati da combattimento e droni russi sono stati distrutti dalle forze armate ucraine a Zaporizhya. Quindici militari russi sono rimasti feriti. Dall’inizio dell’invasione sono morti 200 bambini, oltre 824 tombe in più sono state scavate nel cimitero della città di Kherson, occupata dai russi 900 civili giustiziati a colpi di arma da fuoco sono nelle ultime ore tra le fotografie più atroci dell’Ucraina in guerra.
L’OFFENSIVA DI TERRA
I russi stanno raggruppando e rafforzando le truppe attorno a Slobozhansky, a sud di Kharkiv. Uno degli obiettivi è bloccare Kharkiv, ancora sottoposta a persistenti bombardamenti. Per questo 22 battaglioni tattici russi sono stati concentrati vicino Izyum, spiega lo Stato maggiore ucraino. Nella regione di Donetsk, gli sforzi russi sono concentrati nella conquista delle città di Popasna e Rubizhne, oltre che nel prendere il pieno controllo del porto strategico di Mariupol. Il capo della regione di Luhansk, Serhii Haidai, riferisce di bombardamenti intensificati a Severodonetsk.
ZELENSKY, FINE NEGOZIATI SE FORZE KIEV DISTRUTTE A MARIUPOL
La parola “negoziati” che in questi giorni terribili sembrava essere scomparsa dai radar torna nelle ultime dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citate dal Kyiv Independent. La distruzione delle forze ucraine che difendono la città di Mariupol metterà fine ai negoziati con la Russia. E’ questo il ragionamento di Zelensky "La distruzione del nostro esercito, dei nostri ragazzi, porrà fine a tutti i negoziati", ha detto. In precedenza Zelensky aveva affermato che erano in corso trattative sulla sorte di Mariupol, ma che i russi chiedono la resa. Il presidente ha detto che l'Ucraina non si fida ad accettare la richiesta russa, temendo un massacro dei propri soldati se dovessero consegnare le armi. Dall’altro lato il leader dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin ha detto chiaramente “I combattenti ucraini che resteranno a Mariupol e rifiuteranno di arrendersi verranno eliminati”.
DA DOMANI PORTI ITALIANI OFF LIMITS PER LE NAVI RUSSE
Da domani i porti italiani saranno off limits per le navi russe e il divieto varrà anche per le imbarcazioni che hanno cambiato bandiera dopo il 24 febbraio. La misura è contenuta in una circolare del Comando generale delle Capitanerie di Porto che recepisce la direttiva dell'Unione europea dell'8 aprile scorso con la quale sono state introdotte le ulteriori sanzioni nei confronti della Russia. Le navi che si trovano attualmente nei porti italiani, dice la circolare, dovranno lasciarli subito dopo "il completamento delle proprie attività commerciali".
BORIS JOHNSON PERSONA NON GRADITA IN RUSSIA
Mosca vieta l'ingresso del premier britannico Boris Johnson in Russia. L'interdizione riguarda anche molti altri alti funzionari britannici, dopo le sanzioni imposte dal Regno Unito e "in risposta alla sfrenata campagna informativa e politica di Londra volta a isolare la Russia a livello internazionale". Fra le altre azioni intraprese dalla Gran Bretagna, secondo quanto riferito dal Times, ci sarebbe stato anche l'invio di forze speciali a Kiev per addestrare i militari ucraini.