La Russia non è solo Putin, in diverse città manifestazioni contro la guerra con migliaia di arresti
La Russia non è solo Putin, in diverse città manifestazioni contro la guerra con migliaia di arresti
06 marzo 2022, ore 16:26
Il regime proibisce le manifestazioni non autorizzate, i media non possono parlarne: ma c'è una Russia - per ora minoritaria- che dice no a Putin e alla guerra in Ucraina. Il Cremlino reagisce da regime e arresta chi partecipa alle manifestazioni, compresi i bambini piccoli
LA RUSSIA VIVE IN UN REGIME
Se fossimo in Russia, non potremmo scrivere queste righe. Se fossimo in Russia, non potremmo parlare di guerra in Ucraina; e non potremmo dare conto delle proteste che a Mosca, a San Pietroburgo e in altre città stanno andando in scena ogni giorno, per dire no alla guerra. Sì, perché Vladimir Putin non è la Russia. C’è anche chi non condivide il folle progetto bellicoso dello zar, ma non si può dire. In Russia c’è un regime, senza se e senza ma. Ora se ne stanno rendendo conto anche coloro che negli anni hanno guardato a Putin come a un modello e hanno vissuto con fastidio chi denunciava la repressione delle libertà, che noi diamo per scontate. Ma lì, scontate non lo sono affatto. E’ curioso notare come i canali Telegram che qualche settimana fa erano inondate dalla propaganda no vax, ora appoggino la Russia: chi si batteva contro la dittatura sanitaria, che non è mai esistita, ora si schiera a fianco della dittatura vera. Mah…
IN CELLA CHI DISSENTE
Soltanto oggi sono state arrestate quasi tremila persone in una cinquantina di città della Russia, non soltanto a Mosca. Dall’inizio della guerra, sono state fermate più di undici mila persone. Il ministero dell’interno fa notare si può manifestare, ma soltanto se il corteo è stato autorizzato dal governo. Che ovviamente sta dicendo no a tutte le proteste contro la decisione di Putin di invadere l’Ucraina. Nella maggior parte dei casi si tratta di manifestazioni molto pacifiche, si organizzano cortei con famiglie che sfilano silenziosamente, magari con una fiaccola accesa. Ma al Cremlino evidentemente le cose pacifiche non piacciono. In questi giorni sono stati portati in cella anche bambini che semplicemente stavano sfilando per strada con i loro genitori.
C'E' CHI DICE NO
Nonostante le intimidazioni delle autorità e la minaccia di pesanti pene detentive oltre che di multe salate, le azioni di protesta, seppur limitate, si sono svolte quotidianamente per 10 giorni in diverse città del Paese. Il dissidente tuttora in carcere, Alexei Navalny, fermamente contrario all'intervento in Ucraina, questa settimana ha invitato i russi a manifestare ogni giorno nella piazza principale della loro città per chiedere la pace. Tra le persone arrestate a Mosca ci sono anche uno dei leader dell'Ong Memorial, Oleg Orlov, e la famosa attivista Svetlana Gannouchkina. Da San Pietroburgo diversi attivisti stanno pubblicando in queste ore sui social video che mostrano arresti brutali e colpi di manganello. Cortei e manifestazioni ci sono stati anche a Vladivostok e in Siberia. Secondo l’organizzazione non governativa russa OVD-Info “Oltre 64 persone sono state arrestate durante le proteste contro la guerra in Ucraina svoltesi nella città portuale russa di Vladivostok e nella città siberiana di Irkutsk”.