La scuola mette al centro il comportamento degli studenti, approvato il ddl Valditara sul voto in condotta
28 settembre 2024, ore 18:24
Approvato anche alla Camera il ddl Valditara che introduce una serie di novità nel mondo scuola, dalla non ammissione all'anno successivo con il 5 in condotta alla necessità di sostenere un debito formativo di educazione civica con il 6
DDL Valditara
La Camera ha detto sì approvando definitivamente il ddl Valditara, disegno di legge che porta il nome del ministro dell'istruzione. 154 i voti a favore, 97 contrari e 7 astenuti. Questa la cornice politica che ha permesso al disegno di diventare legge. Le novità che interessano il mondo scuola sono diverse e modificano la modalità di valutazione di studenti e studentesse dal punto di vista della condotta. Il comportamento diventa infatti centrale nel percorso di studi e una condotta inadeguata prevede delle conseguenze precise. Tra le principali modifiche è importante sottolineare il ritorno del voto espresso numericamente anche alle scuole medie, come già accade alle superiori. Alle elementari la scelta ricade sui giudizi sintetici. Novità anche per quanto riguarda le sospensioni. In caso di condotta inadeguata la risposta dell'istituto non sarà "meno scuola", ma al contrario "più scuola".
5 in condotta
Per quanto riguarda le scuole superiori, attraverso il ddl Valditara la condotta diventa un elemento decisivo per il prosieguo del percorso di studi. Con il 5 in condotta scatta infatti la bocciatura. Una sufficienza risicata, espressa dal 6, comporta invece la necessità di superare un debito formativo di educazione civica. Conoscenza e rispetto di regole, di diritti e doveri e un approccio sensibile nelle relazioni con l'esterno sono infatti valori che la scuola è chiamata a difendere e sviluppare. L'educazione civica serve proprio a conoscere il contesto che viviamo, con le sue opportunità e i suoi limiti inviolabili da rispettare. Dall'altro lato una condotta valutata con un punteggio pari o superiore a 9 è premiata con il raggiungimento del numero massimo dei crediti scolastici. Il comportamento corretto è quindi premiato.
Questione politica
Il ddl Valditara è stato sostenuto dalla maggioranza di governo, con le opposizioni che al contrario hanno criticato queste modifiche, ritenendole eccessivamente punitive. Il partito di Calenda, Azione, si è invece astenuto. La maggioranza sostiene che la scuola necessiti di rigore per poter responsabilizzare le nuove generazioni e restituire autorevolezza ai docenti. Episodi di violenza nei confronti degli insegnanti non possono infatti essere ammessi. L'obiettivo è quello di mettere in primo piano il rispetto nei confronti di persone e beni pubblici. Le polemiche, sul tema, sono comunque accese.