La Spagna sperimenta la settimana lavorativa di quattro giorni; il governo valuta una proposta di Más País
15 marzo 2021, ore 17:00 , agg. alle 09:50
Il governo di Madrid sta studiando la proposta lanciata dal partito di sinistra, Más País, che consente alle aziende in Spagna di sperimentare la settimana lavorativa di quattro giorni
La Spagna si appresta a sperimentare la settimana lavorativa di quattro giorni. La proposta è all’attenzione del governo che sta valutando un progetto pilota che potrebbe coinvolgere diverse aziende. A lanciare la proposta è stato il partito di sinistra Más País che ha depositato in Parlamento la proposta. “Con la settimana lavorativa di quattro giorni (l’equivalente di 32 ore), ci stiamo lanciando nel vero dibattito dei nostri tempi”, ha scritto Iñigo Errejón di Más País su Twitter. “È un'idea il cui momento è arrivato”, ha concluso l’ex fondatore di Podemos, di cui è stato anche segretario politico e portavoce.
Un’idea che diversi Paesi stanno valutando
Dalla Nuova Zelanda alla Germania, l'idea sta prendendo piede a livello globale. I governi ci pensano, mentre i fautori la ritengono un mezzo ideale per aumentare la produttività, migliorare la salute mentale dei lavoratori e combattere il cambiamento climatico. Con La pandemia la proposta assume anche un nuovo significato: ovvero quello legato alle questioni relative al benessere psicofisico e all'equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata.
La Spagna capofila nella riduzione dell’orario di lavoro
La Spagna è un modello per la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro. Da Barcellona partì lo sciopero del 1919, ben 44 giorni, che contribuì a far adottare al Paese la giornata lavorativa di otto ore. Il Paese Iberico fu uno dei primi nell'Europa occidentale ad adottare questo provvedimento, ma è anche quello in cui o lavoratori sono impiegati per più ore alla settimana rispetto alla media europea. “Ma pur restando più ore sul posto di lavoro, la Spagna non è tra i più produttivi, ha sottolineato Errejón, il quale sostiene che: “lavorare più ore non significhi lavorare meglio”.
I dettagli della proposta
I dettagli della proposta di Más País saranno discussi con il governo e prevede un progetto triennale da 50 milioni di euro che consentirebbe alle aziende di provare orari ridotti con il minimo rischio. Con i costi che potrebbero essere coperti al 100% il primo anno dal governo, per scendere al 50% il secondo anno e al 33% il terzo anno. “Con queste cifre, calcoliamo che potremmo avere circa 200 aziende partecipanti, con un totale da 3.000 a 6.000 lavoratori”, ha detto l’esponente di Más País, Héctor Tejero. “Le uniche linee rosse sono che vogliamo vedere una vera riduzione dell'orario di lavoro e nessuna perdita di stipendio o posti di lavoro”.
Il via in autunno
Il progetto potrebbe essere avviato già il prossimo autunno, ma l’idea ha incontrato l'opposizione di alcuni dei leader delle principali associazioni imprenditoriali del paese che l'hanno definita una “follia” sulla scia della peggiore recessione del paese dalla guerra civile. Il progetto ha già attirato l’attenzione della Gran Bretagna e di altri Paesi nel mondo.