14 febbraio 2024, ore 20:37
Confermate le 22 assoluzioni e le 5 pene che erano state inflitte nel primo processo. Amareggiati i parenti delle 29 vittime della valanga del 18 gennaio del 2017
La sentenza d’appello del tribunale dell’Aquila, dopo 5 ore di camera di consiglio, ha confermato le 22 assoluzioni del primo grado e le precedenti 5 condanne, decidendone altre 3 nuove e cioè quella dell’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, a 1 anno e 8 mesi, di Leonardo Bianco, ex capo di gabinetto della Prefettura, e di Enrico Colangeli, tecnico del comune di Farindola. I tre erano stati assolti in primo grado. Confermate le condanne del primo processo al sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, ai dirigenti della Provincia, Paolo D'Incecco e Mauro di Blasio, al tecnico, Giuseppe Gatto, e all'ex gestore dell'albergo, Bruno di Tommaso.
Le reazioni dopo la sentenza
Il disastro avvenne il 18 gennaio del 2017 quando, alle 16.49, una valanga travolse e distrusse l’Hotel Rigopiano di Farindola, uccidendo 29 persone che erano all'interno della struttura. "Tutte le allerte valanga sono state ignorate. Con questa sentenza muore la prevenzione in Italia. Non è stata fatta giustizia”: così Egidio Bonifazi, padre di una delle vittime, Emanuele, morto a soli 31 anni. "Ci sembra che la Corte abbia ragionato in termini di giustizia, ma non c'è giustizia di fronte alla morte": lo ha affermato l'avvocato di parte civile, Romolo Reboa, al termine della lettura della sentenza.