La variante inglese del Coronavirus preoccupa l’Europa, si valuta un'azione comune, il Regno Unito è sempre più isolato
21 dicembre 2020, ore 16:00
agg. 22 dicembre 2020, ore 16:14
Oggi vertice europeo per valutare una risposta comune dell’Unione per arginare la diffusione del ceppo inglese del coronavirus. Quasi tutti i Paesi membri hanno adottato misure per bloccare i voli provenienti dal Regno Unito. Secondo uno studio, però, la variante del virus sta circolando già da oltre un mese
Gli esperti sono sicuri: il ceppo inglese del coronavirus, che tanto spaventa i governi di tutto il mondo per la sua alta contagiosità, è in circolazione da almeno un mese; secondo uno studio del Centro europeo per il controllo delle malattie, tre sequenze di campioni raccolti in Danimarca e in Australia a novembre sono risultate legate al nuovo ceppo del Covid. E questa non è una buona notizia perché potrebbe significare che la variante è già molto diffusa a livello internazionale e potrebbe essere impossibile fermarne la diffusione. Fino ad ora non c’è una risposta comune dell’Unione europea per stringere una cordone sanitario attorno al Regno Unito. Oggi il tema è arrivato sul tavolo dell’Ipcr, il meccanismo di gestione politica delle crisi. Dunque, per il momento le cancellerie europee si stanno muovendo singolarmente. Cosi, diversi governi hanno scelto di bloccare i voli da e per la gran Bretagna: in particolare Francia, Olanda; Danimarca, Norvegia, Belgio, Austria, Polonia, Germania, Bulgaria, Lituania, Estonia, Lettonia, Repubblica d'Irlanda e Romania. Alcuni hanno adottato restrizioni di 48 ore, in attesa di una presa di posizione europea. Altri, come l’Italia, con misure a più lungo termine. Blocco anche del traffico veicolare lungo il tunnel sotto la manica e dei traghetti e dei cargo merci verso i porti olandesi e francesi. Tanto che questa mattina il ministro dei trasporti inglese, Grant Shapps, ha dovuto rassicurare sugli approvvigionamenti: “Al momento non c'e' il rischio di carenze di cibo, la catena di distribuzione è abbastanza solida – ha dichiarato Grant commentando la decisione del governo di Parigi di bloccare gli autotrasportatori in partenza verso le coste inglesi. Su twitter sono arrivate le rassicurazioni del suo omologo francese, Jean-Baptiste Djebbari . “Nelle prossime ore, al livello europeo, attueremo un protocollo sanitario solido affinché i flussi dal Regno Unito possano riprendere. La nostra priorità": proteggere i nostri connazionali all'estero e i nostri concittadini". Si legge nel tweet di Djebbari. Poche ore prima era stato il portavoce del governo francese, Gabriel Attal, a definire una scelta “difficile ma necessaria” quella di bloccare gli arrivi dalla Gran Bretagna.
Verifiche sui casi sospetti arrivati in Italia
In Italia, proseguono le verifiche dei passeggeri giunti entro i confini nazionali dal Regno Unito, prima che l’ordinanza del ministro della salute, Roberto Speranza, fermasse i voli dagli aeroporti inglesi. È in buone condizioni la prima donna risultata positiva alla variante britannica del virus. Non è ricoverata perché asintomatica, ma è in isolamento con il convivente, anche lui risultato positivo al covid. A Bari, sono in corso le verifiche su una ragazza di 25 anni rientrata giovedì scorso da Londra con la febbre così come sui tre passeggeri giunti ieri a Palermo a bordo di un volo Ryanair proveniente dalla Capitale inglese. Intanto all’Istituto Spallanzani di Roma è stata avviata la procedura per isolare la sequenza del virus dopo il test effettuato su un uomo all’arrivo nello scalo di Fiumicino.