È un Vladimir Putin a tutto campo quello che interviene al Forum economico internazionale di San Pietroburgo e fornisce la sua versione sulla situazione internazionale. Si parte dall’economia russa che secondo il capo del Cremlino nel 2023 potrebbe crescere fino al 2% mentre fa i conti con le sanzioni occidentali. "Il blocco dei conti delle imprese russe all'estero è una rapina da epoca medievale" ha affermato Putin, sostenendo che la Russia è tutt'altro che isolata e "sarà sempre parte dell’economia mondiale”.
"NESSUNA CHANCE PER LA CONTROFFENSIVA"
Il leader di Mosca si sposta poi sulla controffensiva ucraina, che giudica senza nessuna chance, con le forze di Kiev che avrebbero perso 186 carri armati e 418 mezzi corazzati e che sarebbero sempre più dipendenti dalle forniture militari occidentali. "
Ieri e oggi in Ucraina bruciano i carri armati Leopard, sarà lo stesso con gli aerei F-16" continua Putin, affermando che, se volesse, Mosca potrebbe distruggere ogni edificio nel centro di Kiev. Anche come arsenale nucleare la Russia avrebbe disponibilità maggiori rispetto all'Occidente, ma le utilizzerebbe
"solo nel caso di una seria minaccia alla sua esistenza". Intanto il capo del Cremlino annuncia di aver consegnato alla Bielorussia le prime testate nucleari tattiche.
"DISONORE PER IL POPOLO EBRAICO"
E nel momento in cui gli viene chiesto come possa esserci, tra gli obiettivi della guerra, la denazificazione dell'Ucraina dato che il presidente Volodymyr Zelensky è ebreo, Vladimir Putin risponde con un affondo contro il leader di Kiev:
"Ho amici ebrei che mi dicono che Zelensky non è un ebreo, ma un disonore per gli ebrei" dichiara Putin, affermando che in Ucraina
"oggi i neonazisti sono stati elevati al rango di eroi". MINUTO DI SILENZIO PER BERLUSCONI
E non è mancato neanche un commosso ricordo di Silvio Berlusconi, che nei giorni scorsi il leader russo aveva definito un vero amico. In sua memoria chiesto un minuto di silenzio. Putin ha definito l'ex premier italiano una persona brillante e un leader di livello mondiale, ricordandone i grandi sforzi per creare rapporti a lungo termine tra la Russia e i Paesi della Nato, che ad oggi "
viene trascinata" nella guerra.