La villa di Marilyn a Los Angeles non verrà abbattuta, diventerà monumento nazionale
27 giugno 2024, ore 21:00
Gli attuali proprietari avevano chiesto il permesso di abbatterla, ma dopo una lunga battaglia, il voto 10 a 0 del Consiglio Comunale chiude il passo alle ruspe in modo definitivo.
“C'è un momento che devi decidere: o sei la principessa che aspetta di essere salvata o sei la guerriera che si salva da sé… Io credo di aver già scelto… Mi sono salvata da sola.”
Una delle sue più celebre frasi rappresenta bene la vicenda che, a poche ora dal duello tv tra Biden e Trump che terrà incollati gli americani, ha tenuto banco in queste ore negli Stati Uniti: la possibile demolizione della casa di Marilyn Monroe, la più grande attrice della storia americana.
Come è andata a finire? Si è salvata, anch’essa, da sola. Sarà considerata un monumento.
Il Consiglio comunale ha infatti votato all'unanimità per estendere il vincolo di bene storico-culturale alla villetta che la diva comprò nel lussuoso quartiere di Brentwood pochi mesi prima di morire.
Gli attuali proprietari avevano chiesto il permesso di abbatterla, ma dopo una lunga battaglia, il voto per 10 a 0 chiude il passo alle ruspe in modo definitivo.
La storia
L’attrice più amata del mondo cambiò alloggio spesso in città durante la sua breve vita. L'unica casa che comprò per se stessa è questo chalet bianco in fondo a una stradina senza uscita, al numero 12305 di Fifth Helena drive.
Marilyn lo acquistò per 75.000 dollari nel 1961, alla fine del matrimonio con il drammaturgo Arthur Miller. Ed è lì che venne trovata morta il 5 agosto 1962.
Gli attuali proprietari
Nascosta da un muro bianco e da una folta vegetazione di bambù, la villetta costruita nel 1929 in stile spagnolo è di 270 metri quadrati disposti su un unico piano, con giardino e piccola piscina sul retro. Lo scorso luglio, i proprietari del civico accanto, Brinah Milstein, ereditiera di una famiglia di costruttori e suo marito Roy Bank, che produce reality tv, l'hanno acquistata per 8,4 milioni con l'idea di abbatterla e allargare la dimora familiare ma, con l’attuale decisione, nulla da fare.
La possibile soluzione (americana)
Come fare adesso però con i proprietari che posseggono il terreno della villa di Marilyn e che non vogliono perdere i soldi investiti? La soluzione è giustamente definibile “americana”: l’idea sarebbe quella di trasportare la villetta tutta intera in un'altra zona della città, in modo da renderla fruibile senza disturbare i proprietari, che a quel punto sarebbero liberi di costruire sul terreno acquistato lo scorso anno.
Piccolo particolare curioso: bisognerà staccare anche le mattonelle davanti all'ingresso su cui Marilyn aveva fatto scrivere 'Cursum Perficio' (Il mio viaggio finisce qui).