Lady Gaga a RTL 102.5, In Joanne le cicatrici della mia vita
21 ottobre 2016, ore 16:00
agg. 29 marzo 2023, ore 17:40
Intervista esclusiva alla cantautrice in The Flight per presentare il nuovo album
Lady Gaga in occasione dell'uscita mondiale del suo nuovo album "Joanne" si è raccontata in esclusiva a RTL 102.5. "Questo album parla dell'onorare la donna che sono stata - ha detto - e anche quella che sarò nel futuro ma porto con me la conoscenza che ho accumulato e quanto ho dovuto correre veloce per arrivarci e quello che si doveva fare". Tanti i riferimenti alle difficoltà della sua famiglia, al percorso della sua vita.
Tra i produttori del disco anche Mark Ronson: "Lo conosco da quasi dieci anni. Ho sempre voluto fare un disco con lui e lui con me. L'ho incontrato al Met Ball e mi ha chiesto: "Sei pronta a fare quel disco con me?" e io ho risposto di sì subito".
Un lavoro nato in grande armonia: "Ho lavorato con musicisti con cui sento una connessione a livello umano. Li stimo tutti, Mark è uno dei più grandi produttori della mia generazione. Essere abbracciata dai ragazzi in questo modo è un processo di guarigione. Non so se tutti sanno come è difficile essere una donna in questo mondo e in qualsiasi mondo, quindi essere trattata alla pari e fare musica è il motivo per cui l'album è così equilibrato".
Un disco che già dal titolo è dedicato alle origini italiane: "Mio padre è italiano di terza generazione. Sono arrivati a Ellis Island e mia nonna ha avuto una vita difficile. Tutti e due ma la mamma di mio padre in particolare. La sorella di mio papà, Joanne, ha avuto il lupus ed è morta a 19 anni e questa è stata una cicatrice nella mia famiglia e l'ho sentita presente sempre".
Poi si lascia andare ad aneddoti privati: "Essere a tavola la vigilia di Natale e vedere mio nonno Giuseppe piangere con le lacrime che cadevano nel piatto mentre mia nonna gli diceva: 'Calmati Joe va tutto bene' e poi mio padre che inizia a piangere e poi si versa da bere... Da bambina non capisci esattamente cosa sta succedendo e volevo capire di più di mio padre attraverso questo disco. Sono la figlia di mio padre in questo album, sono Joanne: sono sua sorella, sua figlia, la sorella di mia madre, la sorella di mia sorella e l'amica della mia amica. E' un album dove ho preso tanto dalla mia vita e ho trovato la mia forza nelle fatiche passate dalla mia famiglia".
Infine un bilancio sul suo lavoro: "Ogni canzone ha il suo viaggio, ogni canzone ha qualcosa di me e dei miei collaboratori. Nulla è stato creato con l'intenzione di essere trendy e nuovo. Non abbiamo fatto cose fresche e nuove per poi scriverci sopra. Tutto è stato focalizzato nel mettere per prima la canzone e per questo motivo ogni canzone è diventata una storia".
LEGGI LA RECENSIONE DI "JOANNE" CLICCA QUI
Un lavoro nato in grande armonia: "Ho lavorato con musicisti con cui sento una connessione a livello umano. Li stimo tutti, Mark è uno dei più grandi produttori della mia generazione. Essere abbracciata dai ragazzi in questo modo è un processo di guarigione. Non so se tutti sanno come è difficile essere una donna in questo mondo e in qualsiasi mondo, quindi essere trattata alla pari e fare musica è il motivo per cui l'album è così equilibrato".
Un disco che già dal titolo è dedicato alle origini italiane: "Mio padre è italiano di terza generazione. Sono arrivati a Ellis Island e mia nonna ha avuto una vita difficile. Tutti e due ma la mamma di mio padre in particolare. La sorella di mio papà, Joanne, ha avuto il lupus ed è morta a 19 anni e questa è stata una cicatrice nella mia famiglia e l'ho sentita presente sempre".
Poi si lascia andare ad aneddoti privati: "Essere a tavola la vigilia di Natale e vedere mio nonno Giuseppe piangere con le lacrime che cadevano nel piatto mentre mia nonna gli diceva: 'Calmati Joe va tutto bene' e poi mio padre che inizia a piangere e poi si versa da bere... Da bambina non capisci esattamente cosa sta succedendo e volevo capire di più di mio padre attraverso questo disco. Sono la figlia di mio padre in questo album, sono Joanne: sono sua sorella, sua figlia, la sorella di mia madre, la sorella di mia sorella e l'amica della mia amica. E' un album dove ho preso tanto dalla mia vita e ho trovato la mia forza nelle fatiche passate dalla mia famiglia".
Infine un bilancio sul suo lavoro: "Ogni canzone ha il suo viaggio, ogni canzone ha qualcosa di me e dei miei collaboratori. Nulla è stato creato con l'intenzione di essere trendy e nuovo. Non abbiamo fatto cose fresche e nuove per poi scriverci sopra. Tutto è stato focalizzato nel mettere per prima la canzone e per questo motivo ogni canzone è diventata una storia".
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