
Lautaro Martinez, spunta l'audio della bestemmia, ma il capitano dell'Inter quasi sicuramente non sarà squalificato Photo Credit: agenziafotogramma.it
28 febbraio 2025, ore 14:00
L'episodio risale alla partita del 16 febbraio persa dai nerazzurri contro la Juventus, l'argentino pubblicamente aveva negato di aver usato un'espressione blasfema
"Quando si parla tanto e male di una persona dà fastidio, quello che è capitato l’altra sera mi ha dato molto fastidio, ho insultato ma non ho bestemmiato. Cerco di trasmettere il rispetto anche ai miei figli. È una cosa che non accetto e vado avanti per la mia strada".
Lo aveva detto, non senza un certo risentimento, Lautaro Martinez al termine della sfida vinta dall'Inter con il Genoa, con riferimento a quanto accaduto nel corso della gara persa dai nerazzurri contro la Juventus il 16 febbraio scorso.
Oggi si scopre che le cose non stanno come afferma il capitano dell'Inter.
Ma andiamo con ordineLa bestemmia di Lautaro Martinez
Sui social nelle ore subito successive al derby d'Italia iniziò a circolare un video dal quale sembrava che il campione argentino avesse bestemmiato durante il match vinto dalla Signora.
Una circostanza che però il calciatore aveva negato seccamente, con tanto di dichiarazione pubblica.
Caso chiuso?
Tutt'altro.
Oggi, infatti, è emerso che la Procura Figc ha nelle sue mani l'audio che certifica il fatto che Lautaro Martinez ha bestemmiato al termine di Juventus-Inter del 16 febbraio.
Nei giorni scorsi il procuratore Chiné si era fatto consegnare dalla Lega Serie A le immagini relative a quel match disputato all'Allianz Stadium di Torino.
Cosa rischia Lautaro?
Premessa: Lautaro sarà comunque regolarmente in campo nella sfida scudetto di domani, in programma alle 18 al Maradona contro il Napoli.
Il capitano nerazzurro però rischia qualcosa. Il calciatore 27enne riceverà l’avviso di conclusione indagini e, prima che il procuratore federale notifichi il deferimento, potrà patteggiare evitando la squalifica - prevista dall'articolo 37 del Codice di Giustizia Sportiva che recita:
"In caso di utilizzo di espressione blasfema, in occasione o durante la gara, è inflitta […] ai calciatori e ai tecnici, la sanzione minima della squalifica di una giornata".
In questa maniera Lautaro se la caverebbe con una semplice multa.
In quanto capitano, se Lautaro fosse stato riconosciuto responsabile della bestemmia entro il pomeriggio successivo all'accaduto, avrebbe rischiato fino a due turni di stop. E invece dal Giudice Sportivo non era arrivato nessun provvedimento: senza l'audio e soltanto con il labiale non si era potuto procedere.