25 giugno 2024, ore 22:00
Dal 1 luglio per i datori di lavoro sarà possibile richiedere la "settimana lunga", far lavorare i dipendenti di più per arginare la crisi di manodopera del Paese, questa la mossa del governo greco.
“Chi non lavora non fa l’amore” cantava Adriano Celentano negli anni ’70 per rappresentare una coppia in cui lui, scioperando sul lavoro, portava meno soldi a casa, e così lo sciopero iniziava a farlo lei, la moglie, non condividendo più con il marito il talamo nuziale. La soluzione a questo scenario paradossale, ma reale dell’Italia del tempo, la dava lo stesso artista nel finale: “Dammi l’aumento signor padrone così vedrai che in casa tua e in ogni casa entra l’amore”.
A più di cinquant’anni di distanza da questa canzone, la situazione non sembra cambiata: i lavoratori e le lavoratrici cercano di guadagnare di più per tenere il passo con una vita sempre più costosa e i datori di lavoro cedono difficilmente alle loro richieste se non aumentando conseguentemente la mole e l’orario di lavoro.
L'iniziativa
Adesso arriva anche la proposta del governo greco per arginare la crisi di manodopera del Paese: lavorare sei giorni su sette, anziché cinque.
A partire dal 1 luglio infatti i datori di lavoro potranno richiedere questa misura per i propri dipendenti. Il sesto giorno di lavoro però sarà pagato il 40 per cento in più di un giorno normale, e ancora di più se si tratterà di un giorno festivo. Dalla nuova regola è escluso il settore del turismo, dove la settimana di 40 ore era già stata abolita l'estate scorsa; interessati soprattutto industria, telecomunicazioni, commercio al dettaglio. Rianimare la crescita, e alzare la produttività, sono i due cavalli di battaglia del governo di centrodestra che dal 2019 guida il Paese, smantellandone pezzo a pezzo molti regolamenti sul lavoro.
Lo scenario
Mentre i Paesi ricchi d'Europa accorciano la settimana lavorativa - in Belgio dura già quattro giorni dal 2022, e sperimentazioni in questo senso sono in vigore in Germania, Paesi Bassi, Irlanda, Spagna - la Grecia, fanalino di coda, va in direzione opposta.
Stando ai dati dell'Eurostat, la Grecia è già oggi il Paese Ue in cui si lavora di più durante la settimana, ben 39,8 ore. In Olanda, la media è di 32,2 ore. L'Italia si trova a metà classifica con 36,1 ore.
La Grecia, infatti, proprio a causa dei salari molto bassi, registra da anni una fortissima crisi di manodopera; vedremo se questa nuova misura invertirà la tendenza o la peggiorerà ancora di più.
ADEDY, il più grande sindacato greco del settore pubblico ha chiesto la marcia indietro del governo su questa proposta. Il rischio, temono i greci, è che non solo, citando Celentano, non riusciranno più a far l’amore, ma che non riusciranno più a fare altro.