Le dichiarazioni di Tommaso Montesano sulle bare di Bergamo sono gravissime, il direttore di Libero valuta il licenziamento
Le dichiarazioni di Tommaso Montesano sulle bare di Bergamo sono gravissime, il direttore di Libero valuta il licenziamento
09 febbraio 2022, ore 16:17 , agg. alle 16:31
Il figlio del noto attore no vax ha paragonato su Twitter il drammatico corteo di camion al lago della Duchessa, in cui si pensò, erroneamente, che sarebbe stato trovato il cadavere di Aldo Moro
Il tweet di Tommaso Montesano
"Le bare di #Bergamo stanno al #COVID19 come il lago della Duchessa sta al sequestro #Moro". Questo il tweet, pubblicato e poi cancellato dal giornalista di Libero, Tommaso Montesano. Un parallelismo vergognoso, che intende nei fatti sostenere la tesi della fake news in relazione al drammatico corteo dei camion che, il 18 marzo del 2020, sfilarono trasportando quei morti di Covid che i crematori di Bergamo non riuscivano più a bruciare. Il giornalista, figlio del noto attore no vax Enrico Montesano, introduce sostanzialmente un parallelismo con la vicenda di Aldo Moro. Durante il sequestro del presidente della Democrazia Cristiana, infatti, fu diffuso da un falso comunicato delle Brigate Rosse in cui si affermava che il cadavere di Moro sarebbe stato trovato nel lago della Duchessa, un lago montano del Lazio.
Il negazionismo vergognoso della famiglia Montesano
Tommaso Montesano segue evidentemente le orme del padre. L'attore, infatti, da due anni si è distinto per le sue vergognose posizioni negazioniste e no-vax. Enrico Montesano corrobora la sua battaglia pubblicando video complottisti sui social e scendendo in piazza con i no Green Pass. Autore di tweet ben poco equilibrati come questo: "Per 30 giorni colpiamo in massa l'economia. Mandiamo a cag.. negozi e ristoranti. Devono schiattare governo, giornali e tv", Montesano si è anche fatto portavoce di una teoria assurda, secondo la quale il sangue donato dalle persone vaccinate viene eliminato e non utilizzato.
La reazione di Libero
Il comitato di redazione di Libero, il giornale per cui lavora Tommaso Montesano, si è scusato con le famiglie delle decine di migliaia di persone che hanno perso la vita a causa della pandemia. Il direttore del quotidiano, Alessandro Sallusti, ha chiesto all'azienda di valutare se esistano i presupposti per il licenziamento del giornalista per colpa grave. Nell'attesa, ne ha chiesto l'immediata sospensione.
Le scuse tardive. Una teoria balzana
Proprio mentre scriviamo, Tommaso Montesano, ormai probabilmente consapevole di rischiare non solo la faccia ma anche il posto di lavoro, ha scritto un post su Facebook affermando di essere stato frainteso. Addirittura Montesano intende propugnarci la balzana teoria di aver voluto dire il contrario, di aver voluto sensibilizzare. Ecco le sue parole: "Il mio tweet, su cui in molti in queste ore si stanno scagliando, è stato gravemente equivocato. Il mio pensiero era un semplice parallelismo - espresso in modo icastico ma evidentemente infelice - tra la forza simbolica dei camion militari di Bergamo, che hanno avuto il merito di far aprire gli occhi anche ai più scettici che negavano la gravità della pandemia, e le immagini della ricerca del corpo dell'onorevole Moro nel lago della Duchessa che, secondo le ricostruzioni storiche, convinsero l'opinione pubblica ad accettare l'ineluttabilità del destino di Moro. Non ho mai inteso offendere il ricordo delle Vittime. Se ciò è avvenuto, me ne scuso così come mi scuso con i miei colleghi, con il direttore e con l'Azienda." Per dovere di cronaca vi riportiamo il pensiero di Montesano, ma ci sembrano scuse tardive così come la spiegazione del tweet pare piuttosto inverosimile.