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Le Domus de Janas in Patrimonio Unesco, verdetto entro l'estate. E' l'unica candidatura italiana

Le Domus de Janas in Patrimonio Unesco, verdetto entro l'estate. E' l'unica candidatura italiana

Le Domus de Janas in Patrimonio Unesco, verdetto entro l'estate. E' l'unica candidatura italiana Photo Credit: OnuItalia.com


Tra giugno e luglio, sarà il consiglio Unesco a decidere se il progetto verrà iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell'Umanità

Entro l'estate si saprà se le Domus de Janas della Sardegna potranno far parte dell'elenco del Patrimonio Mondiale Unesco 2025. Il progetto, sostenuto da ministero della Cultura e Regione, rappresenta l'unica candidatura italiana. È quanto emerso alla presentazione di "Arte e Architettura nella Preistoria della Sardegna. Le Domus de Janas" che approda al TourismA di Firenze. Il progetto sarà presentato oggi al pubblico e alla comunità scientifica nel corso di un convegno con i contributi, tra gli altri di Giuseppa Tanda, presidente del Cesim - Centro Studi Identità e Memoria - da anni impegnata per far sì che 26 monumenti preistorici della Sardegna, tra cui numerose Domus de Janas decorate, siano inseriti nella Lista Unesco per il 2025. Oltre alle "case delle fate" sono inclusi menhir, dolmen, grotte, ripari. Un patrimonio da tutelare, valorizzare e promuovere. "Il nostro lavoro è quasi terminato: entro il 28 febbraio consegneremo le ultime risposte ai quesiti richiesti. La valutazione prosegue e si concluderà entro marzo e poi, tra giugno e luglio, sarà il consiglio Unesco a decidere se il progetto verrà iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell'Umanità - ha detto Tanda -. È un grande onore per la Sardegna e anche per l'Italia e porterà grandi vantaggi dal punto di vista turistico culturale, economico". Sono 3500 le Domus de Janas censite, 210 quelle decorate. "Finissima espressione di un'arte che crea meraviglia: abbiamo scelto tra le innumerevoli le più significative", ha aggiunto Barbara De Nicolo, vicepresidente Cesim (Centro Studi Identità e Memoria). 

CHE COSA SONO LE DOMUS DE JANAS

A dispetto dell'altro nome fiabesco con cui sono conosciute 'La casa delle fate' le Domus sono delle tombe preistoriche scavate nella roccia. Ne sono state scoperte 3500 ma si ipotizza che il numero sia più alto. Si trovano sia isolate che in grandi raggruppamenti, quasi a formare dei veri e propri cimiteri sotterranei collegati tra loro, con in comune un corridoio d'accesso, un ingresso spazioso e con un soffitto alto. Come detto sono 210 quelle decorate, con le pareti ornate da simboli magici in rilievo: rappresentanti corna taurine stilizzate, spirali ed altri disegni geometrici. L'architettura e le ricche decorazioni richiamano quelle che furono le case dei vivi, dando una precisa idea di come in realtà fossero costruite le case dei paleosardi cinquemila anni fa.

DATAZIONE

Si tratta di strutture che gli esperti fanno risalire al Neolitico recente fino all'età del bronzo antico (4400–2000 a.C.). Presenti in tutte le aree dell'isola fatta eccezione per la Gallura. Il termine sardo 'Domus de Janas' è stato declinato in 'Case delle fate', dal momento che le janas sono delle figure mitologiche tipiche del folclore regionale, simili a creature femminili dai poteri magici. 


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