Tutto è andato come previsto: con l'87% dei voti Vladimir Putin si è aggiudicato il quinto mandato, che lo terrà a capo del governo fino al 2030. È il risultato più ampio mai ottenuto da un presidente eletto, ma che divide profondamente la comunità internazionale.
LE CONGRATULAZIONI
Congratulazioni a Putin sono state espresse dalla Cina, che ha sottolineato il legame strategico con la Russia. Secondo Xi Jinping questa rielezione
"riflette pienamente il sostegno del popolo russo" nei confronti di Putin. Di vittoria
"decisiva e solida" ha parlato il presidente iraniano Ebrahim Raissi. Un telegramma è arrivato dal leader nordcoreano Kim Jong-un. Una telefonata c'è stata invece con il presidente bielorusso Lukashenko, che ha definito il trionfo
"convincente". Complimenti a Putin anche dall'India, dalla Bolivia, dal Venezuela, da Cuba e dalle ex repubbliche sovietiche, come l'Azerbaigian, l'Uzbekistan e il Tagikistan.
LE CRITICHE
Ma ad essere nutrito è anche il fronte delle critiche, con l'accusa di aver assistito a un voto - farsa. La Francia ha affermato che ancora una volta in Russia non sono state rispettate le "
condizioni di un'elezione libera, pluralista e democratica". Parigi ha reso anche omaggio al "
coraggio di numerosi cittadini russi che hanno manifestato pacificamente la loro opposizione a questa violazione dei loro diritti politici fondamentali". Parole condivise dal presidente tedesco Steinmeier, che ha spiegato che non invierà alcun augurio a Vladimir Putin. Che secondo il Ministro della Difesa britannico Shapps si sta comportando come uno "
Stalin dei giorni nostri", parlando di un
"tiranno a cui l'Occidente deve resistere".
L'ITALIA
Fibrillazioni che si registrano anche in Italia.
"In Russia hanno votato, ne prendiamo atto. Quando un popolo vota ha sempre sempre ragione" ha dichiarato, a margine di un evento, il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini
. "Le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde" ha detto, augurandosi che il 2024 possa essere l'anno della pace. Di tutt'altro avviso il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, secondo cui le elezioni russe sono state
"caratterizzate da pressioni forti e anche violente. Navalny è stato escluso da queste elezioni con un omicidio" ha spiegato
"abbiamo visto le immagini dei soldati nelle urne, non mi sembra che sia un'elezione che rispetta i criteri che rispettiamo noi".
LA REPLICA DEL CREMLINO
Accuse occidentali assurde per il Cremlino, secondo cui il risultato di Putin è
"unico" e dimostra il consolidamento del sostegno del Paese. Lo ha affermato il portavoce Dmitry Peskov, attaccando anche la vedova di Alexei Navalny, Yulia Navalnaya.
"Non capisce più la Russia" ha detto.