Le ferie non siano una corsa, spegniamo un po' il telefonino, così Papa Francesco durante l'Angelus
Le ferie non siano una corsa, spegniamo un po' il telefonino, così Papa Francesco durante l'Angelus
18 luglio 2021, ore 16:07
Da Bergoglio un invito a tutti i defeli a non cadere nella trappola dell'attivismo anche durante il periodo delle vacanze
Non basta staccare la spina o si passa dalle corse del lavoro a quelle delle ferie. Così Papa Francesco che è tornato a recitare l'Angelus di nuovo dal Palazzo Apostolico, in Vaticano, dopo dieci giorni di ricovero al Gemelli, per un intervento chirurgico al colon. E’ stata l’occasione per il Santo Padre per mettere in guardia i fedeli che si apprestano ad andare in vacanza. Un invito chiaro quello emerso dalle parole del pontefice, commentando il Vangelo del giorno.
Papa Francesco: spegniamo un po’ il telefonino
"Gesù invita i suoi a riposare un po' in disparte, con Lui. Non è solo riposo fisico, è anche riposo del cuore. Perché non basta 'staccare la spina', occorre riposare davvero. E per farlo, bisogna ritornare al cuore delle cose: fermarsi, stare in silenzio, pregare, per non passare dalle corse del lavoro a quelle delle ferie. Gesù non si sottraeva ai bisogni della folla, ma ogni giorno, prima di ogni cosa, si ritirava in preghiera, in silenzio, nell'intimità con il Padre. Il suo tenero invito dovrebbe accompagnarci: guardiamoci dall'efficientismo, fermiamo la corsa frenetica che detta le nostre agende. Impariamo a sostare, a spegnere il telefonino per guardare negli occhi le persone, a coltivare il silenzio, a contemplare la natura, a rigenerarci nel dialogo con Dio".
Papa Francesco: attenzione alla trappola dell'attivismo
“Siamo indaffarati, corriamo, pensiamo che tutto dipenda da noi e, alla fine, rischiamo di trascurare Gesù. L'atteggiamento di Gesù ci aiuta a cogliere due aspetti importanti della vita. Il primo è il riposo. Agli Apostoli, che tornano dalle fatiche della missione e con entusiasmo si mettono a raccontare tutto quello che hanno fatto, Gesù rivolge con tenerezza un invito: 'Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’. Così facendo, Gesù ci dà un insegnamento prezioso. Anche se gioisce nel vedere i suoi discepoli felici per i prodigi della predicazione, non si dilunga in complimenti e domande, ma si preoccupa della loro stanchezza fisica e interiore. Li vuole mettere in guardia da un pericolo, che è sempre in agguato anche per noi: lasciarsi prendere dalla frenesia del fare, cadere nella trappola dell'attivismo, dove la cosa più importante sono i risultati che otteniamo e il sentirci protagonisti assoluti".