Le lacrime del ministro Pichetto Fratin e la promessa ai giovani italiani: "Ho il dovere di fare bene per voi e per i miei nipoti"

Le lacrime del ministro Pichetto Fratin e la promessa ai giovani italiani: "Ho il dovere di fare bene per voi e per i miei nipoti"

Le lacrime del ministro Pichetto Fratin e la promessa ai giovani italiani: "Ho il dovere di fare bene per voi e per i miei nipoti"   Photo Credit: Ufficio Stampa Giffoni Film Festival


28 luglio 2023, ore 18:00

Il ministro Pichetto Fratin nel programma Impact di Giffoni 53

Oggi per il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin una delle sfide più intense ed emozionanti da quando è al governo: affrontare la spietata platea di giovani che popola la sezione Impact del Giffoni Film Festival. Uno spin off del festival del cinema, che vede ragazzi e ragazze tra i 18 e i 30 ogni giorno incontrare giornalisti, politici, imprenditori e altri protagonisti della scena internazionale per discutere di tematiche d'attualità. Un'esperienza che si discosta dalla settima arte per impegnarsi direttamente nelle scelte che il mondo è chiamato a prendere nel prossimo futuro. Tra le più urgenti c'è senz'altro quella del cambiamento climatico, argomento che ha portato nella cittadella del cinema il ministro Fratin.

Il ministro è riuscito a squarciare l'alone di diffidenza dei giovani presenti in sala

Il politico italiano è stato accolto da una aria di scetticismo dettata dalle controverse dichiarazioni degli ultimi giorni lanciate in pompa magna dai cosiddetti "negazionisti del clima" che siedono anche nelle aule parlamentari (fronteggiati nelle ultime ore anche dalla massima carica dello Stato, Sergio Mattarella). Diffidenza che il ministro dell'ambiente ha saputo rapidamente scalfire con un'umiltà e una voglia di mettersi in gioco che ha sorpreso i presenti. La rappresentante del governo Meloni ha accettato le critiche, rispondendo nel merito senza (scontati) giri di parole, articolando un dibattito produttivo: "Chi governa - dice - ha il dovere di leggere la realtà e ci rendiamo conto che siamo tutti condizionati dal cambiamento climatico. Lo stiamo affrontando con determinazione, ma anche con realismo e con l'obiettivo di arrivare alla neutralità delle emissioni nel 2050 e con quello intermedio del 55% entro il 2030. Dobbiamo recuperare un po' sul passato e non dobbiamo dimenticare che nel nostro Paese i due terzi dell'energia elettrica sono prodotti ancora da fossili. lo stesso ho dovuto firmare l'atto di indirizzo per il carbone. È stata come una coltellata. Ma la realtà è questa e il mio auspicio è di ribaltare questo rapporto nel 2030 con un terzo di energia elettrica di provenienza fossile, e solo da gas, che tra i fossili è il meno inquinante".

La paura del futuro e le lacrime dal sapore di speranza

E poi il colpo di scena che ha lasciato una traccia indelebile nella mente dei presenti. Una ragazza dalla voce tremante ha chiesto la parola tra le poltroncine della sala blu di Giffoni. La giovane non è entrata nel merito di questioni tecniche ma si è messa a nudo con i suoi timori: "Ho paura. Sono affetta da eco - ansia". Poi dopo essere esplosa in un pianto liberatorio, singhiozzando ha chiesto al ministro delle risposte che non rimandino al 2050 ma ad un futuro più immediato: "Ma lei non ha paura per i suoi figli?". A quel punto Fratin ha provato prima a mantenere un volto rigidamente istituzionale per poi essere immediatamente tradito dalle lacrime e dalle voce rotta dalla commozione (di un nonno prima ancora che di un funzionario dello Stato): "Io ho la forza del dubbio. Il mio impegno è un dovere che devo all'Italia, a voi e ai miei nipoti". Così ha concluso tra gli applausi il suo dialogo con i Giffoners, ricevendo lo storico Grifone di Giffoni in memoria di questo incontro, che anche senza premio difficilmente il ministro dimenticherà.

Quello che succede qui cambia il mondo, recita uno dei claim del Giffoni film festival. E chissà se effettivamente queste lacrime non saranno capaci di accelerare delle necessarie scelte politiche che il Paese e l'Europa meriterebbero da tempo.


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