Le lacrime e la redenzione di Cristiano Ronaldo, dal rigore fallito ai quarti di finale conquistati con il Portogallo

Le lacrime e la redenzione di Cristiano Ronaldo, dal rigore fallito ai quarti di finale conquistati con il Portogallo

Le lacrime e la redenzione di Cristiano Ronaldo, dal rigore fallito ai quarti di finale conquistati con il Portogallo   Photo Credit: https://agenziafotogramma.it/


02 luglio 2024, ore 18:00

CR7 piange per il penalty sbagliato contro la Slovenia ai supplementari, ma poi si riscatta, trascinando i lusitani avanti a Euro 2024 e commuovendo il mondo intero

LE LACRIME DI CR7


Europei di calcio in Germania, Portogallo e Slovenia si giocano l'accesso ai quarti di finale ai supplementari dopo che nei 90 minuti nessuna delle due è riuscita a dominare l'altra, chiudendo sullo 0 a 0 nei tempi regolamentari. All'extra time, al 13'minuto, l'arbitro fischia un fallo in area di rigore per i lusitani e assegna il penalty. Dagli undici metri si presenta uno specialista, l'uomo dei record e 5 volte pallone d'oro, Cristiano Ronaldo. CR7 è pronto a sfidare Oblak, ma il portiere sloveno non si fa ingannare e in estensione para il tiro potente e angolato di Cristiano Ronaldo. L'asso portoghese scoppia in lacrime per il rigore fallito. Le immagini di Cristiano Ronaldo con gli occhi lucidi e con i compagni di squadra a consolarlo e a sostenerlo fanno il giro del mondo, non tanto per le lacrime in sé, ma perché a 39 anni e dopo aver vinto tutto, CR7 tiene ancora profondamente al suo mestiere, al suo ruolo nella nazionale e per il suo Paese. I tifosi presenti al Deutsche Bank Park di Francoforte lo hanno acclamato e incoraggiato in tutti i modi mentre lo vedevano piangere, sostenuto dai compagni, ma CR7 ha ritrovato la calma e il sorriso solo dopo aver realizzato il primo dei tiri dal dischetto che hanno qualificato i portoghesi ai quarti di Euro 2024. "Prima c'era grande tristezza e poi enorme gioia, questo è ciò che ti regala il calcio, momenti inspiegabili, un po' di tutto - ha detto Ronaldo -. Non avevo commesso un solo errore dagli 11 metri quest'anno e quando avevo più bisogno di segnare, Oblak ha parato il mio tiro". Mentre qualcun altro avrebbe potuto rinunciare a ripresentarsi sul dischetto per la serie decisiva, Cristiano Ronaldo ha, invece, scelto di prendersi le sue responsabilità, trasformando il penalty con un tiro impeccabile a incrociare che non ha dato a Oblak, nonostante avesse intuito anche stavolta la traiettoria, la possibilità di fermarlo di nuovo. "Mi spinge la motivazione - ha spiegato CR7 - Ho sempre lavorato duramente e continuerò a farlo. Credo in me stesso e per questo devo anche ringraziare la mia famiglia, che mi sostiene. Probabilmente è stata la partita in cui ho potuto aiutare di più la mia squadra, questa è la cosa più importante". Rigori e lacrime sono un tema ricorrente nel calcio e il lieto fine di Cristiano Ronaldo è quasi un'eccezione. 

I RIGORI, STORIE DI GIOIE E DOLORI 

Un'opportunità di riscatto che non ha avuto il difensore belga Jan Vertonghen, anche lui in lacrime per l'autogol che ha condannato il Belgio nella partita contro la Francia. Quante delusioni e sconfitte, quanti sogni infranti diventati poi veri e propri incubi notturni sono stati provocati da un errore dal dischetto. All'Europeo in Germania, l'Italia è stata eliminata per demeriti generali, ma la storia della squadra azzurra è costellata di simili episodi. Indimenticabile è il ricordo della semifinale dei Mondiali di Italia '90 persa a Napoli contro l'Argentina, quando Donadoni prima e Serena poi furono ipnotizzati da dal portiere dell'Albiceleste, Goycochea. Quattro anni dopo, a Pasadena, sfumò il quarto titolo mondiale al termine della finale contro il Brasile di Romario e Bebeto. Il volto di Franco Baresi rigato dalle lacrime per quel mondiale perso fece il giro del mondo. Nel 1998, l'Italia uscì a Parigi nei quarti contro la Francia. Allora toccò a Di Biagio mettersi le mani in testa dopo aver visto il pallone infrangersi sulla traversa. Parlando di Europei, pochi ricordano le lacrime di Totò Di Natale, nel 2008, dopo il rigore sbagliato nei quarti contro la Spagna, che poi vinse il titolo, mentre sono ancora impresse nella memoria le immagini degli occhi lucidi di Jorginho dopo i rigori sbagliati contro la Svizzera nelle qualificazioni per i Mondiali del 2022 in Qatar che portarono indirettamente l'Italia all'esclusione, la seconda di fila, con la drammatica sconfitta contro la Macedonia del Nord per 1 a 0.


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