Le Nazioni Unite sulla popolazione mondiale: arriveremo a 10,3 miliardi di persone entro 60 anni
19 luglio 2024, ore 21:00 , agg. alle 07:06
Picco riposizionato a causa del calo della fertilità. La popolazione aumenterà per poi decrescere e invecchiare sempre di più.
Si dice da anni, il vero problema per il futuro dell’umanità è la sovrappopolazione. Anzi, si dice da secoli.
Il padre di questo assioma fu Thomas Robert Malthus, sociologo inglese del ‘700, che elaborò la teoria secondo cui la popolazione mondiale tenderebbe a crescere in progressione geometrica, quindi più velocemente della disponibilità di alimenti e risorse, che crescerebbero invece in progressione aritmetica (teoria questa che sarà poi ripresa da altri economisti per teorizzare l'esaurimento del carbone prima e del petrolio dopo, oggi dell’acqua potabile!).
Il mondo (sovrappopolato) dei nostri figli
Più di 10 anni fa venne pubblicato in Italia da Feltrinelli il libro del neuroscienziato computazionale Stephen Emmott, “10 miliardi. Il mondo dei nostri figli” dove lo studioso prevedeva quello che sarebbe successo quando, dopo pochi decenni, saremo stati dieci miliardi di esseri umani sul pianeta. Emmott metteva a fuoco tutto quello che crediamo di sapere su questi temi (riscaldamento globale, deforestazione, scarsità di acqua...) e sostituiva il nostro pigro fatalismo, o il nostro cinico disinteresse, o il nostro tecnologico ottimismo, con un sentimento molto più sgradevole ma anche molto più sensato: la paura.
La situazione
Ora, lungi dall'essere catastrofisti o impaurire i nostri lettori come Emmott ma i dati ora sono sono stati aggiornati e dobbiamo vedere come in pochi anni si è evoluta la situazione.
Le Nazioni Unite hanno dichiarato che la popolazione mondiale raggiungerà il picco massimo a metà degli anni 2080, con circa 10,3 miliardi di persone, per poi scendere leggermente a un livello molto più basso di quanto previsto un decennio fa, è questa la vera notizia. L’attuale popolazione di 8,2 miliardi di persone salirà fino a quel massimo nei prossimi 60 anni, per poi scendere a 10,2 miliardi entro la fine del secolo, si legge in un rapporto intitolato “World Population Prospects 2024″ (https://population.un.org/wpp/Publications/).
Inversione di tendenza
La revisione dei tassi di crescita della popolazione. Secondo il rapporto, nel 2100 la popolazione mondiale sarà inferiore del 6%, ovvero 700 milioni di persone in meno, rispetto a quanto previsto nel giugno 2013. Nel 2022 l’Onu aveva stimato che la popolazione mondiale avrebbe raggiunto il picco di 10,4 miliardi entro il 2080. Vuole dire che stiamo diminuendo più velocemente del previsto.
Come è cambiata l’aspettativa di vita? L’aumento dell’aspettativa di vita globale – interrotto dalla pandemia di Covid – è ripreso, con una media di 73,3 anni di longevità nel 2024. Nel 2054 la media sarà di 77,4 anni. Quindi la popolazione mondiale diventerà sempre più grigia. Secondo le previsioni dello studio, entro la fine del 2070 il numero di persone di 65 anni o più sarà di 2,2 miliardi, superando quello dei minori di 18 anni.
Una popolazione sempre più vecchia già ben rappresentata dalle prossime elezioni americane. Il mondo dei nostri figli sta prendendo inesorabilmente la forma del mondo dei nostri nonni.