13 giugno 2022, ore 18:23
Il dato per le amministrative ha visto alle urne il 54,72% degli aventi diritto
I referendum sulla giustizia non ce la fanno a raggiungere il quorum. Nessuno dei cinque quesiti ha raccolto il 50% più uno necessario a validare i risultati della votazione popolare. Il dato finale di affluenza si attesta intorno al 20,9% degli aventi diritto. Un vero record negativo, che in alcune parti del Paese è stato trainato più in alto dalle consultazioni amministrative, il cui dato finale di affluenza si è fermato al 54,72%, secondo i dati definitivi del ministero dell'Interno. Alle precedenti elezioni omologhe il dato era stato del 60,12%.
Le percentuali dei cinque quesiti
Incandidabilità dopo una condanna
Nel referendum numero uno relativo all'incandidabilità in seguito a una condanna, il "sì" ha ottenuto il 53,97 % dei voti, a fronte del 46,03 % per il "no". Le schede bianche o nulle sono state 758.156.
Limitazione delle misure cautelari
Nel referendum numero due relativo alla limitazione delle misure cautelari, il "sì" ha avuto il 56,12% dei voti, il "no" il 43,88 %, con 823.730 schede bianche o nulle.
Separazioni delle funzioni dei magistrati
Nel terzo referendum sulla separazione delle carriere il 74,01% dei voti è stato per il "sì", il 25,99 % per il "no". Le schede bianche e nulle sono state 833.081.
Voto di docenti e avvocati nei consigli giudiziari
Nel referendum numero quattro relativo al voto di avvocati e professori universitari all'interno dei consigli giudiziari il "sì" ha ottenuto il 71,94% dei voti, il "no" il 28,06%. 898.115 schede bianche o nulle.
Elezione membri togati del CSM
Il quinto e ultimo quesito, quello concernente le elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura, il "sì" ha avuto il 72,52 % dei voti, il "no" 27,48%. Le schede bianche e nulle hanno raggiunto quota 879.395. Nessuno dei cinque quesiti ha però raggiunto il quorum necessario.
Le amministrative alzano l'affluenza
Con un dato di affluenza minore del 21% degli aventi diritto, la partecipazione popolare alla consultazione segna un vero record negativo. Trattandosi di una media nazionale, il valore "effettivo" del dato però potrebbe essere ancora più basso. Secondo un'elaborazione di YouTrend sui dati del Viminale, l'affluenza è stata pari al 14,7%, escludendo i comuni in cui si è votato anche per le elezioni amministrative. È accaduto infatti che in quelle località in cui si votava anche per le amministrative ha votato per i quesiti referendari il 50,9% degli aventi diritto, superando di fatto il quorum necessario. Non solo: ancora dai dati elaborati da YouTrend, altra particolarità del voto nei comuni impegnati anche nelle amministrative è stato l'aumento esponenziale dei voti non validi, ossia schede nulle, bianche o contestate.
Caos seggi a Palermo: indaga la procura
Dopo il caos registrato a Palermo, con molti seggi rimasti chiusi per mancanza di presidenti e scrutatori, alla Procura di Palermo sono state segnalate oltre duecento persone. Decine di seggi infatti non hanno aperto per diverse ore. I magistrati stanno accertando la legittimità o meno delle rinunce agli incarichi, molte delle quali sarebbero arrivate a poche ore dal voto. Tra le ipotesi di reato l'interruzione di pubblico servizio, il rifiuto di atti di ufficio e la violazione di una legge elettorale del 1960. Le indagini riguardano non solo i presidenti e gli scrutatori nominati in prima battuta, ma anche i sostituti entrati in gioco dopo le rinunce che hanno dato forfait all'ultimo minuto pur avendo ricevuto comunicazione della designazione giorni prima.